“Il Signore sempre semina la sua Parola, soltanto chiede un cuore aperto per ascoltarla e buona volontà per metterla in pratica”. E’ un passo dell’omelia di Papa Francesco che questa mattina ha celebrato, come consuetudine, la Messa a Santa Marta. Il successore di Pietro ha spiegato che le folle andavano dietro a Gesù perché dalle parole che pronunciava si percepiva la “forza della salvezza”. Ma c’erano coloro – e questo avviene anche oggi – che lo seguivano “per convenienza”, senza troppa purezza di cuore, magari solo per la “voglia di essere più buoni”. “Gesù continuava a parlare alla gente e amava la gente e amava la folla a tal punto – ha osservato il Pontefice – che dice ‘questi che mi seguono, quella folla immensa, sono la mia madre e i miei fratelli’”.
Le due condizioni per seguire Gesù sono “ascoltare la Parola di Dio e metterla in pratica. Questa è la vita cristiana, niente di più. Semplice, semplice. Forse noi l’abbiamo fatta un po’ difficile, con tante spiegazioni che nessuno capisce, ma la vita cristiana è così”. Il Vangelo, secondo il vescovo di Roma, va ascoltato con le orecchie e con il cuore domandandosi: “Con questo Dio mi parla, dice qualcosa a me? E se dice qualcosa, cosa mi dice?’”. Mettere in pratica gli insegnamenti del Signore, “non è facile” perché “è più facile vivere tranquillamente senza preoccuparsi delle esigenze della Parola di Dio”. Il Santo Padre ha infine ricordato che in questo cammino il cristiano è aiutato dai Comandamenti e dalle Beatitudini, contando sempre sul sostegno di Gesù che “è misericordioso e perdona tutti”.