Papa: “Grazie per la presenza e il servizio della Guardia Svizzera”

Giovanni

Foto di Eduardo Garcia-Nieto su Unsplash

Papa Francesco, durante un’udienza con il Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, ha esortato i giovani a coltivare attivamente la vita comunitaria, incoraggiandoli a condividere il tempo libero e a creare relazioni significative. Ha sottolineato l’importanza delle buone relazioni nella vita umana e cristiana, e ha lodato lo spirito di Corpo e la generosità nel servizio delle Guardie Svizzere.

Il Papa riceve in udienza la Guardia Svizzera

“Vi esorto a coltivare attivamente la vita comunitaria. Oggi è diffusa tra i giovani l’abitudine di trascorrere il tempo libero da soli con il computer o il telefonino. Pertanto dico anche a voi, giovani Guardie: andate controcorrente! Per favore, andate controcorrente!”. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco, nel corso dell’udienza nel Palazzo Apostolico Vaticano con il Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, in occasione del giuramento delle nuove Guardie.

“È meglio utilizzare il tempo libero per attività comuni, per conoscere Roma, per momenti di fraternità in cui raccontarsi e condividere, per lo sport… Queste esperienze – ha proseguito il Pontefice – costruiscono dentro e vi accompagneranno per tutta la vita”. Il Papa si è soffermato sulla relazione, “esperienza-chiave per noi cristiani: Gesù ci ha rivelato e testimoniato che Dio è amore, è in Sé stesso relazione, e in questo mistero troviamo la meta e il compimento della nostra esistenza. Le buone relazioni sono la strada maestra per la nostra crescita e maturazione umana e cristiana”.

Ecco perché, ha spiegato, “la vita nella famiglia allargata della Guardia Svizzera, per almeno due anni di servizio, è un tempo così importante e formativo per voi. Non si tratta solo di un periodo di lavoro, ma di un tempo di vita e di relazione, di comunione intensa in una compagnia diversificata”. In questa prospettiva, ha concluso Francesco, “la nuova caserma, attualmente in fase di progettazione, dovrebbe dare un importante contributo al ricongiungimento delle Guardie e delle loro famiglie, che attualmente sono costrette a vivere un po’ disperse per mancanza di spazio, e così anche al sostegno e al rafforzamento di questo legame e del senso di famiglia all’interno del Corpo”.

“Grazie per la presenza e il servizio della Guardia Svizzera”

“Questo giorno giunge per me sempre atteso e gradito, perché mi offre l’occasione di esprimere pubblicamente il mio ‘grazie’ per la presenza e il servizio della Guardia Svizzera”. Così Papa Francesco, nel corso dell’udienza con il Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, in occasione del giuramento delle nuove Guardie, accompagnate dai familiari. “Prima di tutto per la presenza – ha specificato il Papa –: una presenza che si distingue per la qualità, per lo stile gentile, attento, anzi scrupoloso. E naturalmente poi per il servizio quotidiano, sempre generoso e solerte. La mia gratitudine coinvolge con affetto anche le famiglie di questi giovani, perché, se sono qui, e se sono ben educati, lo si deve anzitutto all’ambiente in cui sono cresciuti. Vivo apprezzamento esprimo al Comandante, Signor Christoph Graf, e ai suoi collaboratori, tra i quali ringrazio in particolare il Cappellano, un bravo benedettino!”.

“Care Guardie – ha proseguito Francesco –, sono contento perché i vostri Superiori mi hanno riferito diversi aspetti positivi, che mi piace condividere in questo momento. Tra voi c’è un ottimo spirito di Corpo, un’atmosfera positiva e di rispetto in caserma, un comportamento cortese verso i Superiori e gli ospiti, nonostante periodi a volte anche lunghi di servizio intenso e faticoso, dovuti al fatto che siete numericamente un po’ al di sotto dell’effettivo. Dimostrate un alto livello di motivazione e di volontà di servire, e anche – questo mi rallegra molto – buoni rapporti tra di voi: fate escursioni insieme, trascorrete insieme i giorni di vacanza, uscite spesso in compagnia. E questo è molto bello!”.

Fonte: AgenSIR

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