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Papa Giovanni accolto da migliaia di persone

Una grande folla, festosa e commossa, mentre le campane suonavano a distesa, ha accolto a Bergamo l'urna di cristallo con il corpo di Papa Giovanni XXIII, tornato nella sua terra natia alla quale è sempre stato particolarmente legato. La salma era arrivata in terra bergamasca intorno alle 14. A Paderno di Seriate il primo grande abbraccio dei bergamaschi: una folla ha atteso il suo arrivo circondando di affetto il Papa. I ragazzi hanno sventolato le bandiere gialle e la gente aspettava da tempo il suo arrivo. Poi le spoglie, che hanno viaggiato su un furgone scuro, scortato dalla polizia e dalla gendarmeria vaticana e accompagnato dal vescovo di Bergamo mons. Francesco Beschi, sono arrivate alle 15.40 nel capoluogo lombardo. L'urna ha solcato il viale dedicato al Papa Buono per poi arrivare in una piazza Vittorio Veneto tutta transennata e circondata di persone, fedeli, autorità. Il vescovo ha ricordato l'attesa di questi giorni: “La sua presenza una testimonianza di luce e pace tra noi”. Il sindaco Giorgio Gori ha ricordato le radici di Roncalli nella terra bergamasca da “cui trasse la sobrietà, la capacità di osservare la realtà guardando a ciò che unisce e non a ciò che divide”.

Poi il carro ha portato Papa Giovanni nella casa circondariale di via Gleno dove è stato accolto da duecento detenuti, con le loro famiglie intorno alle 16,45, sulle note dell'Anghelion Gospel Choir. “Il primo pensiero è stato rivolto a voi che vivete la condizione penitenziaria, alle vostre famiglie e a chi lavora in via Gleno quando abbiamo pensato di portare a Bergamo le spoglie di Papa Giovanni” ha detto mons. Beschi davanti alla direzione del carcere e a tutte le guardie penitenziarie, ai detenuti e alle famiglie. “Spero che il Santo Papa porti la pace nel cuore di tutti voi – ha continuato – Una pace che alimenti la speranza che anche questa pena e le altre che ci uniscono nella prova della sofferenza non siano inutili. Siamo tutti chiamati da questo Papa indimenticabile a lasciare libero nel nostro cuore il meglio di noi”.

Dopo il trasporto in seminario, il corpo di San Giovanni XXIII sarà portato in processione dai sacerdoti questa sera alle 20.30 in Cattedrale dove ci sarà l'accoglienza ufficiale da parte di mons. Beschi alle 21. Domani i  pellegrini potranno venerare il Santo in Cattedrale. Sempre domani alle 20.30, saranno protagonisti i giovani con una veglia. In queste giornate di venerazione una “maratona” di giovani alunni del Conservatorio cittadino Gaetano Donizetti, aiuterà con musica dal vivo il clima di preghiera dei pellegrini. Sabato pomeriggio sono previste le ordinazioni sacerdotali sempre in Cattedrale.

Domenica, dopo la solenne celebrazione alle 10.30 con il vescovo, in cui gli invitati d’onore saranno i poveri e i protagonisti delle periferie esistenzial, le reliquie raggiungeranno l’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Da qui alle 15.30, l’urna raggiungerà il Santuario della Madonna della Cornabusa in Valle Imagna, a cui Papa Giovanni era particolarmente devoto: nell’agosto 1958 – pochi mesi prima del Conclave – da Cardinale celebrò il 50° dell’incoronazione della Madonna, ricordando che nel 1908 vi aveva partecipato da giovane sacerdote. Domenica sera giungerà a Calusco presso il convento di Baccanello, da cui partirà una fiaccolata per giungere, intorno alle 21.30, a Sotto il Monte. Qui papa Giovanni verrà collocato nella Cappella Nostra Signora della Pace, dove rimarrà fino a domenica 10 giugno.

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