Papa Francesco ha ricevuto in udienza il movimento internazionale di studenti cattolici Pax Romana, esortandoli a promuovere la cittadinanza globale e l’azione locale per affrontare le questioni sociali più urgenti. Il Pontefice ha ribadito il suo invito a essere protagonisti della “rivoluzione della carità e del servizio”, lavorando per un mondo più compassionevole e fraterno. Il Papa ha inoltre incoraggiato i giovani a partecipare al percorso sinodale della Chiesa e a cogliere l’Anno Santo 2025 come opportunità di rinnovamento spirituale e personale.
Il Papa ai giovani di Pax Romana: “Protagonisti della rivoluzione della carità”
“Promuovendo un senso di cittadinanza globale e incoraggiando l’azione a livello locale, il vostro Movimento prepara i giovani ad approfondire la comprensione delle più urgenti questioni sociali del nostro tempo, e li abilita a promuovere cambiamenti efficaci nelle proprie comunità, servendo così da lievito evangelico”. Lo ha detto Papa Francesco nel suo discorso al movimento internazionale di studenti cattolici Pax Romana, ricevuto stamani in Vaticano. Ricordando il suo incoraggiamento ai giovani nell’esortazione apostolica Christus vivit, il Papa ha ribadito l’incoraggiamento a essere “protagonisti della rivoluzione della carità e del servizio”. “La vostra presenza, la vostra attività – in contesti accademici, negli ambienti di lavoro o per le strade delle città – persegue questo fine operando per costruire un mondo più compassionevole, armonioso e fraterno”. Quindi, ancora, l’invito al “percorso sinodale della Chiesa, fatto di cammino condiviso, di ascolto, di partecipazione e di impegno in un dialogo aperto al discernimento, e così pure ad essere attenti alla dolce voce dello Spirito Santo. Vi incoraggio inoltre ad accogliere la prossima celebrazione dell’Anno Santo 2025 come speciale occasione di rinnovamento personale e di arricchimento spirituale in unione con tutta la Chiesa. L’eloquente simbolo della Porta Santa attraversata dai fedeli, qui a Roma e in tutte le Chiese locali, ci ricorda che noi siamo tutti pellegrini, tutti in cammino, chiamati insieme a un’unione più profonda col Signore Gesù e alla disponibilità alla forza della sua grazia, che trasforma la nostra vita e il mondo in cui viviamo”.
Fonte: AgenSIR