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Il Papa ai giovani campani: “Senza la pace non c’è vita”

Nel messaggio ai giovani della Costiera Amalfitana, Papa Francesco esorta a costruire ponti di pace e solidarietà, a pregare con fervore per la pace, e a vivere con speranza senza arrendersi alla guerra

Il messaggio del Papa ai giovani della Costiera Amalfitana, durante l’incontro “Strumenti di pace” a Scala, sottolinea l’importanza della pace come elemento essenziale per la vita. Francesco invita i giovani a costruire ponti di amicizia e solidarietà, a dedicare ogni giorno gesti di pace e servizio, e a pregare con maggiore fervore per la pace. Incoraggia anche a vivere come pellegrini di speranza, non cedendo alla tentazione della guerra, e a fare memoria delle vittime per aprirsi a un percorso di riconciliazione.

Il Papa ai giovani campani: “Gesù vive e vi vuole vivi!”

“Gesù vive e vi vuole vivi! Senza la pace non c’è vita. C’è solo morte e distruzione”. Lo scrive il Papa, nel messaggio indirizzato ai giovani della Costiera Amalfitana, in occasione dell’incontro “Strumenti di pace” a Scala. “Costruire ponti di amicizia e di solidarietà reciproca”, la prima indicazione di Francesco per diventare strumenti di pace: “Illuminate ogni ora della vostra giornata compiendo un gesto di pace: un gesto di servizio, di tenerezza, di perdono”. “Preghiamo di più per la pace, perché arrivi presto”, la seconda consegna del Papa: “Invochiamola con fede e fiducia! Assumiamo un impegno quotidiano di preghiera personale per la pace. Ritrovatevi insieme per condividere momenti di adorazione eucaristica davanti al Signore, Re della pace”.

“Vivere come pellegrini di speranza”

“Vivere come pellegrini di speranza”, il terzo invito di Francesco: “Con coraggio, non stancatevi di sognare la pace giusta e la fraternità, perché questo è anche il sogno del Padre: che i suoi figli siano uniti e felici, riconoscendoci tutti fratelli”. “Guardate oltre la notte! Non arrendetevi al pensiero che la guerra possa risolvere i problemi e condurre alla pace”, l’appello finale: “La guerra è sempre una sconfitta, una resa vergognosa di fronte alle forze del male. Facciamo memoria di tutte le vittime, che non dobbiamo mai dimenticare, e questo ricordo ci apra concretamente a trovare nel presente una via d’uscita in un cammino di riconciliazione”.

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