“Al rientro dal mio ricovero ospedaliero, avverto il desiderio di rivolgere un pensiero grato e affettuoso a Lei e, attraverso di Lei, a tutti coloro che formano la grande famiglia del Gemelli”. È quanto si legge nella lettera inviata da Papa Francesco al presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, l’avvocato Carlo Fratta Pasini.
“Come in famiglia, ho toccato con mano un’accoglienza fraterna e una premura cordiale, che mi hanno fatto sentire a casa”, prosegue Francesco nella lettera, che porta la data del 15 luglio ma è stata condivisa ieri da tutta la comunità dell’ospedale romano.
Il Gemelli una piccola città nell’Urbe
“Ho potuto constatare di persona quanto siano essenziali, nella cura della salute, la sensibilità umana e la professionalità scientifica”, prosegue il Papa: “Ora porto nel cuore tanti volti, storie e situazioni di sofferenza. Il Gemelli è veramente una piccola città nell’urbe, dove ogni giorno giungono migliaia di persone deponendovi attese e preoccupazioni”.
“Lì, oltre alla cura del corpo, avviene, e prego perché sempre avvenga, anche quella del cuore – l’omaggio del Santo Padre riportato dal Sir – attraverso una cura integrale e attenta alla persona, capace di infondere consolazione e speranza nei momenti della prova. Quello che ognuno di voi svolge non è solo un lavoro delicato e impegnativo. È un’opera di misericordia che, attraverso gli ammalati, entra a contatto con la carne ferita di Gesù. Sono riconoscente di averlo visto, di custodirlo dentro di me e di portarlo al Signore”.