Papa Francesco a Terna: “Nel mondo c’è molta energia sporca”

Papa Francesco ha ricevuto in udienza i dirigenti e i dipendenti di Terna nella Sala Clementina: “C’è molta energia sporca nel pianeta"

Credit: LIVIO ANTICOLI

Papa Francesco ha ricevuto in udienza i dirigenti e i dipendenti di Terna – Rete Elettrica Nazionale S.p.A. è una società italiana operatrice delle reti di trasmissione dell’energia elettrica. Il Pontefice ha evidenziato la presenza di “energia sporca” nel mondo, riferendosi non solo alle fonti fossili, ma anche alle ingiustizie e alle guerre legate alla fame di energia.

Papa Francesco a Terna: “Nel mondo c’è molta energia sporca”

“C’è molta energia sporca nel pianeta. Sporca, certo, per le troppe fonti fossili e non rinnovabili; ma anche sporcata dall’ingiustizia, da guerre che nascono e si alimentano dalla fame di energia; sporcata da rapporti di lavoro ingiusti, da concentrazioni di enormi profitti in poche mani, da ritmi di lavoro insostenibili che inquinano le relazioni aziendali e l’anima delle persone”. Così Papa Francesco, ricevendo questa mattina in udienza i dirigenti e i dipendenti di Terna nella Sala Clementina. “L’energia buona – ha precisato – non è soltanto una questione tecnologica: bisogna che la produzione e il consumo diventino sempre più equi e inclusivi. La sfida della inclusività, includere”. Per il Pontefice “non si può essere cittadini sovrani se si resta sudditi energetici. Ecco perché merita di essere sostenuta e incoraggiata la diffusione delle comunità energetiche, quelle nuove espressioni di cittadinanza integrale e di democrazia, che, con fatica, si stanno sviluppando anche in Italia. E questo è buono”.

“Imparate l’arte di gestire i conflitti”

“Voi – ha proseguito il Papa – operate in un settore decisivo per la qualità della vita e per la stessa sopravvivenza sul pianeta, quindi avete una grande responsabilità”. Di qui l’esortazione ad ascoltare e cercare di rispondere alle domande e, nei casi che sembrano insolubili, ad “imparare l’arte di gestire i conflitti – questa è un’arte che tutti noi dobbiamo imparare: gestire i conflitti –, per non farli degenerare ed esplodere; sapendo che, soprattutto nel vostro settore, la soluzione non sta nel prevalere di una parte sull’altra, sta nell’innovazione tecnologica e nella creatività”. E per risolvere i conflitti “c’è il dialogo: è tanto importante, il dialogo, essere capaci di dialogare”.

“Mai più caduti sul lavoro”

“Non dimentichiamo i caduti sul lavoro nelle infrastrutture energetiche, e facciamo in modo che non ce ne siano più!”. Questo l’accorato appello lanciato dal Papa nel corso dell’udienza con i dirigenti e i dipendenti di Terna ricevuti stamani nella Sala Clementina. “Siete un operatore di bene comune – ha spiegato Francesco riferendosi al ruolo dell’azienda gestore della rete elettrica – il bene di tutti e di ciascuno. Quando accendiamo la luce di casa, non pensiamo che quel gesto funziona grazie al lavoro di tante persone, alla loro intelligenza e competenza, e anche ai loro sacrifici”.

“Produzione e consumo diventino sempre più equi e inclusivi”

Nel congratularsi con l’azienda “perché mirate alla trasparenza, a far vedere a tutti come operate, come vengono distribuiti i profitti e scelti gli investimenti”, e per la presenza di un Comitato etico, il Papa ha osservato: “Sarebbe importante che ogni grande impresa, ogni grande banca avesse un comitato etico, possibilmente con membri esterni e indipendenti dalla proprietà e con rappresentanti dei lavoratori. Perché gli effetti prodotti dalle grosse realtà economiche e finanziarie vanno ben oltre i loro confini”. “Il lavoro – ha concluso il Pontefice – è anche amore sociale, fraternità civile. Nel produrre e distribuire energia voi ci mettete la vostra intelligenza, la vostra anima, il vostro cuore, il vostro amore. Dovremmo ricordarlo di più, e quindi ringraziare di più”.

Fonte: AgenSIR