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Papa Francesco: “Offrire ospitalità e cura per le ferite dell’anima”

Il Santo Padre ha inviato un messaggio alla Pontificia Commissione per la Tutela dei minori

Papa
Foto di Guy da Pixabay

In un messaggio inviato ai partecipanti alla plenaria della Pontificia Commissione per la Tutela dei minori, il Santo Padre, ha ricordato che, le pratiche di prevenzione, sono la promessa e l’impegno di un ambiente sicuro per ogni bambino e per ogni persona vulnerabile.

Le parole del Santo Padre

vi mando di cuore il mio saluto e alcune indicazioni per il vostro prezioso servizio. Esso, infatti, è come “ossigeno” per le Chiese locali e le comunità religiose, perché dove c’è un bambino o una persona vulnerabile al sicuro, lì si serve e si onora Cristo. Nella trama quotidiana del vostro operato – soprattutto negli ambiti più disagiati –, si concretizza una verità profetica: la prevenzione degli abusi non è una coperta da stendere sulle emergenze, ma una delle fondamenta su cui edificare comunità fedeli al Vangelo. Per questo vi esprimo la mia gratitudine.

I presidi di protezione

Il vostro lavoro non si riduce a protocolli da applicare, ma promuove presidi di protezione: una formazione che educa, dei controlli che prevengono, un ascolto che restituisce dignità. Quando impiantate pratiche di prevenzione, persino nelle comunità più remote, state scrivendo una promessa: che ogni bambino, ogni persona vulnerabile, troverà nella comunità ecclesiale un ambiente sicuro. Questo è il motore di quella che dovrebbe essere per noi una conversione integrale.

Gli impegni richiesti

A voi, oggi, chiedo tre impegni: crescere nel lavoro comune con i Dicasteri della Curia romana, offrire alle vittime e ai sopravvissuti ospitalità e cura per le ferite dell’anima, nello stile del buon samaritano. Ascoltare con l’orecchio del cuore, così che ogni testimonianza trovi non registri da compilare, ma viscere di misericordia da cui rinascere, costruire alleanze con realtà extra-ecclesiali – autorità civili, esperti, associazioni –, perché la tutela diventi linguaggio universale. In questi dieci anni avete fatto crescere nella Chiesa una rete di sicurezza. Andate avanti! Continuate a essere sentinelle che vegliano mentre il mondo dorme. Che lo Spirito Santo, maestro della memoria viva, ci preservi dalla tentazione di archiviare il dolore invece di sanarlo.

 

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