Nessuno deve rimanere โcieco davanti alle sofferenzeโ dei fratelli cristiani in Medio Oriente che โper guerre fratricide e fanatismi religiosi, sono costretti ad abbandonare le loro case o sono forzati a lasciare le loro terreโ. Eโ quanto scrive Papa Francesco in un messaggio, a firma del cardinale Segretario di Stato, mons. Pietro Parolin, scritto in occasione del 135mo raduno dei Cavalieri di Colombo, svoltosi a St. Louis, e che questโanno ha come tema: โSicuri dellโAmore e del Potere di Dioโ. Il Pontefice esprime la propria gratitudine per il loro supporto a questi cristiani perseguitati, e li incoraggia a pregare โper coloro che sono nella necessitร ; per la conversione dei cuori; per la fine della spirale di violenza, odio e ingiustizie in quellโarea del mondoโ. Inoltre, Bergoglio identifica proprio nellโesperienza dellโamore e della potenza di Dio e nella tradizione della storia dellโOrdine, il vero carisma dei Cavalieri, โunione fraterna e caritatevole di laici, lavoratori, mariti e padriโ.
Contro la cultura dello scarto
Il Papa, citando San Paolo (โSe Dio รจ per noi, chi sarร contro di noi?โ Rm 8,31), ancora una volta invita a combattere contro โla crescita di una cultura globale dellโindifferenza che scarta i fratelli e le sorelle piรน deboliโ e alla speranza che, attraverso il reale convincimento dellโinfinita forza di Dio โi Cavalieri possano generosamente rispondere a questa sfidaโ rinforzando โla propria vocazione laica per lottare a favore della santificazione del mondo, svolgendo le quotidiane responsabilitร con spirito evangelico e rivelando Cristo con la testimonianza della propria vita. In questo modo โ prosegue il cardinale โ aiuteranno a creare solide fondamenta per una societร rinnovataโ, โcambiare i cuori e costruire la paceโ.
Il mondo รจ la nostra casa
Infine, come riporta la Radio Vaticana, il Santo Padre si dice ammirato dallโincessante sforzo dei Cavalieri nel difendere la famiglia, promuovendo la santitร del matrimonio, la bellezza e dignitร della vita familiare. Nel messaggio, facendo riferimento alla sua Esortazione Apostolica Amoris Laetitia, Bergoglio sottolinea lo stretto legame โtra la santitร della vita familiare e quella della societร interaโ. โEโ nella famiglia โ conclude โ che impariamo a concepire il mondo come la nostra casa, nella quale siamo chiamati a vivere insieme, ad imparare la prossimitร , il rispetto, il prendersi cura dellโaltro e a considerare i doni ricevuti da Dio, come un bene da offrire per il bene di tuttiโ.
La situazione dei cristiani in Medio Oriente
Eโ in crescita la persecuzione dei cristiani nel mondo. A gennaio, dal report dellโorganizzazione internazionale โPorte Aperteโ, che ogni anno stila la lista nera dei 50 Paesi dove i cristiani sono oppressi, vessati, discriminati, ma anche oggetto di abusi e violenze a causa della loro fede religiosa, si apprende che sono oltre 215 milioni i fedeli perseguitati, di cui 1 su 3 in maniera grave. Nei giorni scorsi, secondo un nuovo rapporto, intitolato โUnderstanding the recent movements of Christians leaving Syria and Iraqโ, si viene a sapere che la popolazione cristiana totale dellโIraq si sia ridotta dagli oltre 300.000 del 2014 ai 200.000-250.000 attuali (molti dei quali sono sfollati interni). Secondo le ong, in Siria la popolazione cristiana di circa 2 milioni nel 2011 si sia quasi dimezzata.
Il nuovo rapporto di โPorte Aperteโ
โI fattori che hanno determinato la partenza includono la violenza dei conflitti, compresa la distruzione quasi totale di alcune cittร storicamente cristiane nella piana di Ninive (nel nord dellโIraq), lโemigrazione di altri e la perdita di comunitร , il tasso dโinflazione, la perdita di opportunitร di lavoro e la mancanza di opportunitร educativeโ, osserva il rapporto. โMentre la violenza diretta, come quella provocata dai movimenti del Daesh, sia in Iraq che in Siria, era il punto di forza per lo spostamento. La decisione finale di lasciare i paesi รจ stata rappresentata da un insieme di fattori nel tempoโ.
Lโ80% della popolazione cristiana รจ in fuga
Dallโarrivo dellโIsis, tre anni fa, il nuovo rapporto afferma che tra il 50% e 80% della popolazione cristiana dellโIraq e della Siria รจ emigrata dallโinizio della guerra siriana nel 2011. In realtร , la conquista del Daesh rappresenta, de facto, solo il raggiungimento dellโapice di una tendenza giร cominciata, secondo il report, nel momento in cui i cristiani hanno sperimentato una โperdita globale di speranza per un futuro sicuroโ. Non solo. Il dossier, infatti, sottolinea che i cristiani stabilitisi altrove, hanno โpochi incentiviโ a tornare nei loro Paesi di origine. Diversi intervistati sono convinti che โil Medio Oriente non รจ piรน una casa per i cristianiโ.