Il Papa e Meloni agli stati generali della natalità. Francesco: “La famiglia è cambiata ma rimane un valore-chiave”

Foto per il collage: Palazzo Chigi (a sx) e Vatican News (a dx)

Anche papa Francesco e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sono tra i partecipanti annunciati alla terza edizione degli Stati generali della natalità che si svolgeranno l’11 e il 12 maggio a Roma.

Lo si è appreso alla conferenza stampa di presentazione della terza edizione degli Stati generale della natalità in corso all’ospedale Fatebenefratelli alla presenza di Gigi De Palo, presidente della fondazione per la natalità e Giancarlo Blangiardo, già presidente Istat.

Chi parteciperà: il programma

Papa Francesco e la presidente Meloni saranno in presenza all’Auditorium della Conciliazione il 12 maggio. Mentre nel pomeriggio dell’11 “per la prima volta su questi temi” – spiegano i promotori – si confronteranno Bonetti, Conte, Calenda, Salvini, Schlein e Tajani in una tavola rotonda dal titolo “dall’analisi alla sintesi”. La mattina sarà invece in collegamento dal Giappone il ministro Giorgetti che affronterà il tema della natalità e del Pil, sono poi previsti, tra gli altri, il presidente della Cei Matteo Maria Zuppi e Lorella Cuccarini.

Numerosi anche i ministri previsti: Valditara, Roccella , Giorgetti e Urso. Tra i leader politici ci dovrebbero essere anche Giuseppe Conte, Elly Schlein, Antonio Tajani, Matteo Salvini , Carlo Calenda , Elena Bonetti e il sindacato della capitale Roberto Gualtieri. La due giorni si concluderà con uno spettacolo teatrale ‘Santo Piacere’ di Giovanni Scifoni.

Papa: “La famiglia è cambiata ma rimane un valore-chiave”

La famiglia “è una realtà che è tanto cambiata, e sta cambiando, eppure la famiglia rimane un valore-chiave”. Lo ha detto il Papa incontrando in Vaticano i pellegrini arrivati dalla diocesi di Asti. “Gesù – ha proseguito Papa Francesco – ha radicalmente rinnovato la famiglia, per cui il legame più forte, più importante per noi cristiani non è più quello di sangue, ma è l’amore di Cristo. Il suo amore trasforma la famiglia, la libera dalle dinamiche dell’egoismo, che derivano della condizione umana e dal peccato, la libera e la arricchisce di un legame nuovo, ancora più forte ma libero, non dominato dagli interessi e dalle convenzioni della parentela, ma animato dalla gratitudine, dalla riconoscenza, dal servizio reciproco”. Poi ha ricordato la sua visita in Piemonte: “Quella giornata e mezza che ho passato tra voi per me è stata una consolazione”, “un po’ tornare alle radici”, “un momento di grande calore umano – fatto con legna piemontese, che non scalda subito, ma dopo un po’ di tempo e poi dura! -. Un momento di famiglia, in senso ampio: famiglia di origine, le radici, gli incontri con i miei parenti; famiglia della Chiesa, la celebrazione nella Cattedrale, con la partecipazione di tutto il popolo di Dio; e poi famiglia della comunità civile, la collaborazione con le Autorità, la presenza della gente”.

Fonte: Ansa

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