Papa Francesco ha twittato un messaggio in occasione della Giornata internazionale a sostegno delle vittime di tortura, che si celebra ogni 26 giugno. La giornata venne istituita il 12 dicembre del 1997 dall’Assemblea delle Nazioni Unite al fine di ricordare la dichiarazione dei Diritti Umani secondo cui nessuno merita di essere sottoposto a tortura, a maltrattamenti o a punizioni inumane, crudeli o degradanti.
Sempre oggi, il Papa ha ringraziato il personale del Policlinico Gemelli che lo hanno curato per l’operazione di laparotomia.
Il Papa: “Fermiamo l’orrore della tortura, sostegno alle vittime”
“Fermiamo l’orrore della tortura! È imprescindibile che la comunità internazionale metta la dignità della persona al di sopra di tutto e si impegni senza ritardi nell’abolizione della tortura e nel sostegno alle vittime”. Lo afferma oggi papa Francesco in un tweet in occasione della Giornata internazionale a sostegno delle vittime di tortura.
Il grazie del Papa al Gemelli: “Il clima familiare mi ha aiutato”
“In quel luogo di sofferenza e speranza, ancora una volta ho potuto godere di un clima familiare, fraterno e ospitale, che mi ha molto aiutato a ristabilirmi dopo l’intervento”. Sono parole di profonda gratitudine quelle che esprime il Papa al personale del Policlinico Gemelli che dal 7 al 16 giugno scorsi lo hanno assistito e curato per l’operazione di laparotomia e plastica della parete addominale con protesi e il successivo ricovero di nove giorni.
Al suo ritorno a Casa Santa Marta, Francesco ha inviato una lettera all’avvocato Carlo Fratta Pasini, presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Policlinico Gemelli, al professor Marco Elefanti, direttore generale della Fondazione che guida l’ospedale, e al rettore dell’Università Cattolica, Franco Anelli, per esprimere “sentita gratitudine per la premura e l’attenzione” manifestategli nel corso della sua permanenza nel nosocomio.
La lettera del Papa – di cui riferisce il sito della Santa Sede Vatican News – è stata condivisa con la comunità dell’ospedale da Pasini e da Elefanti che scrivono: “Dobbiamo e vogliamo condividere con tutti voi la gioia e la commozione per le parole del Santo Padre, che ha voluto così esprimere la sua gratitudine per la presenza e l’attenzione manifestata durante i giorni del ricovero”. “All’intera Comunità del Gemelli va la mia sentita riconoscenza per la vicinanza umana e spirituale”, scrive il Pontefice nella missiva, assicurando ad Elefanti le sue preghiere per lui e chiedendone per sé stesso.
Fonte: Ansa