Questa mattina, dopo la Confessione di alcuni Giovani della GMG, alle ore 9.45, il Santo Padre Francesco ha incontrato i Rappresentanti di alcuni Centri di Assistenza e di Carità nel Centro Paroquial de Serafina. Erano presenti all’incontro il Centro Paroquial de Serafina, la Casa-famiglia Ajuda de Berço e l’Associazione Acreditar. Dopo il canto iniziale e l’accoglienza del Parroco e Direttore del Centro, hanno avuto luogo le presentazioni del Centro Paroquial de Serafina, della Casa-famiglia Ajuda de Berço e dell’Associazione Acreditar. In seguito, il Papa ha pronunciato il suo discorso.
Le parole di Papa Francesco
È bello essere qui insieme mentre, nel contesto della Giornata Mondiale della Gioventù, guardiamo alla Vergine Maria che si alza e va ad aiutare l’anziana parente Elisabetta. La carità, infatti, è l’origine e la meta del cammino cristiano, e la vostra presenza, realtà concreta di “amore in azione”, ci aiuta a non dimenticare la rotta, il senso di quello che facciamo. Grazie per le vostre testimonianze, delle quali vorrei sottolineare tre aspetti: fare il bene insieme, agire concretamente e stare vicini ai più fragili.
I tre imperativi
Fare il bene insieme, agire concretamente e stare vicini ai più fragili. Ecco i tre imperativi consegnati dal Papa al Centro Paroquial de Serafina. “Vivere, aiutare e amare insieme: giovani e adulti, sani e malati, insieme”, ha raccomandato Francesco: “Non bisogna lasciarsi definire dalla malattia, ma farne parte viva del contributo che diamo all’insieme, alla comunità. Non dobbiamo lasciarci definire dalla malattia o dai problemi, perché non siamo una malattia o un problema: siamo, ciascuno di noi, un dono, un dono unico anche se coi suoi limiti, un dono prezioso e sacro per Dio, per la comunità cristiana e per la comunità umana. Allora, così come siamo, arricchiamo l’insieme e lasciamoci arricchire dall’insieme!”