Papa Francesco ha ricevuto oggi in udienza nella Sala Clementina i partecipanti all’assemblea plenaria del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali che si è conclusa in questi giorni. Il 52esimo Congresso Eucaristico Internazionale si terrà a Budapest dal 13 al 20 settembre del 2020.
Il discorso del Papa
Il Pontefice ha rivolto un discorso ai presenti partendo proprio dall'organizzazione di questo importante evento che, ha detto Bergoglio, “sarà celebrato nello scenario di una grande città europea, dove le comunità cristiane attendono una nuova evangelizzazione capace di confrontarsi con la modernità secolarizzata e con una globalizzazione che rischia di cancellare le peculiarità di una storia ricca e variegata”. In che modo bisogna prepararsi a celebrare questo 52esimo Congresso Eucaristico Internazionale? Papa Francesco ha detto che occorre “collaborare con la grazia di Dio per diffondere, mediante la preghiera e l’azione, una 'cultura eucaristica', cioè un modo di pensare e di operare fondato sul Sacramento ma percepibile anche al di là dell’appartenenza ecclesiale”.
L'Europa indifferente
Questa missione è particolarmente importante nel 'vecchio continente' sempre più malato di secolarizzazione: “Nell’Europa malata d’indifferenza e attraversata da divisioni e chiusure – ha affermato il Papa – i cristiani rinnovano prima di tutto, di domenica in domenica, il gesto semplice e forte della loro fede; si radunano nel nome del Signore riconoscendosi fratelli. E si ripete il miracolo (…) La celebrazione dell’Eucaristia diventa così incubatrice degli atteggiamenti che generano una cultura eucaristica, perché spinge a trasformare in gesti e atteggiamenti di vita la grazia di Cristo che sì è donato totalmente”.
Percorso di novità
Le tre parole d'ordine da tenere in considerazione, ha detto Francesco, sono “comunione, servizio e misericordia”. Su questa linea, il Papa ha esortato i partecipanti a prepararsi al prossimo Congresso Eucaristico Internazionale “portando avanti – ha sostenuto il Pontefice – una storia più che centenaria”. Quest'evento, ha affermato Bergoglio, è “chiamato a indicare” un “percorso di novità e di conversione, ricordando che al centro della vita ecclesiale c’è l’Eucaristia“. “Essa – ha aggiunto il Papa – è mistero pasquale capace di influenzare positivamente non solo i singoli battezzati, ma anche la città terrena in cui si vive e si lavora”. Il Santo Padre ha concluso il suo discorso augurandosi che la “salvezza di cui l’Eucaristia è fonte si traduca anche in cultura eucaristica capace di ispirare gli uomini e le donne di buona volontà nei campi della carità, della solidarietà, della pace, della famiglia, della cura del creato”.