“Non c’è più tempo per aspettare, bisogna agire. Ogni strumento che rispetti i diritti umani e i principi della democrazia e dello stato di diritto, valori fondamentali del Consiglio d’Europa, può risultare utile per affrontare questa sfida globale“, è l’appello del Pontefice all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, riunitasi in preparazione della Cop26 di Glasgow. “Agiamo con speranza, coraggio e volontà, prendendo decisioni concrete. Non possono essere rimandate a domani, se hanno come fine quello di proteggere la casa comune e la dignità di ogni essere umano”, ha detto ancora papa Francesco.
“Raggiungere il mondo intero”
Il Papa ha dichiarato che questo evento “potrà offrire, grazie a una maggiore considerazione del principio fondamentale del multilateralismo, un valido contributo anche per la prossima Riunione delle Nazioni Unite”. “La Santa Sede – ha aggiunto il Pontefice – è altresì convinta che ogni iniziativa del Consiglio d’Europa non si debba limitare solo allo spazio geografico di questo Continente, ma, a partire dalla nostra cara Europa, possa raggiungere il mondo intero. In questo senso, si vede con interesse la decisione che il Consiglio d’Europa vorrà prendere per la creazione di un nuovo strumento giuridico atto a legare la cura dell’ambiente al rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo“.
I doveri per un ambienti sano
Nel suo messaggio papa Francesco ha anche detto che “questa crisi ecologica, che è una sola e complessa crisi socio-ambientale, ci invita a un dialogo interdisciplinare e operativo a tutti i livelli, da quello locale a quello internazionale, ma pure a una responsabilità individuale oltre che collettiva”. Il Santo Padre ha anche parlato “dei doveri di ogni essere umano per vivere in un ambiente sano, salutare e sostenibile. Invece, quando parliamo solo di diritti pensiamo unicamente a ciò che è a noi dovuto. Dobbiamo pensare anche alla responsabilità che abbiamo verso le generazioni future, e al mondo che vogliamo lasciare ai nostri bambini e ai nostri giovani”.
“Mangiare per vivere, non vivere per mangiare”
“Nessuno può negare il diritto fondamentale di ogni essere umano a vivere con dignità e a svilupparsi integralmente; e se tutti noi esseri umani nasciamo su questa terra con la stessa dignità, di conseguenza, come comunità siamo tenuti a garantire che ogni persona viva con dignità e abbia opportunità adeguate al suo sviluppo integrale”, ha detto ancora il Pontefice, che poi ha aggiunto “quando invece l’essere umano si pensa come il signore dell’universo, e non come il suo amministratore responsabile, quando non riconosce più la sua giusta posizione in relazione al mondo, giustifica qualsiasi tipo di spreco, sia ambientale che umano, e tratta le altre persone e la natura come meri oggetti”.
“Si deve mangiare per vivere, non vivere per mangiare”, ha continuato il Papa. “Si deve consumare per vivere, non vivere per consumare. E soprattutto mai si deve consumare sfrenatamente, come accade oggi. Ognuno deve usare della terra ciò che serve al proprio sostentamento“. Il Pontefice ha evidenziato che “c’è bisogno, pertanto, di un reale cambiamento di rotta, di una nuova coscienza del rapporto dell’essere umano con sé stesso, con gli altri, con la società, con il creato e con Dio”.