Durante l’udienza generale di oggi a San Pietro il Papa ha ricordato il suo viaggio apostolico in Albania, spiegando che ha voluto incoraggiare il popolo a proseguire sulla strada intrapresa: la pacifica convivenza delle varie religioni al suo interno è il riscatto dopo un lungo periodo vissuto sotto un regime ateo e disumano. “Al centro del viaggio c’è stato un incontro interreligioso – spiega il Santo Padre – dove ho potuto constatare, con viva soddisfazione, che la pacifica e fruttuosa convivenza tra persone e comunità appartenenti a religioni diverse è non solo auspicabile, ma concretamente possibile e praticabile”.
Bergoglio ha ricordato di aver visto lungo il viale principale di Tirana verso l’aereoporto i ritratti di quaranta sacerdoti che furono uccisi durante il periodo della dittatura comunista e per i quali è iniziata la causa di beatificazione: “Questi si sommano alle centinaia di religiosi cristiani e musulmani assassinati, torturati, incarcerati e deportati solo perché credevano in Dio. Sono stati anni bui, durante i quali è stata rasa al suolo la libertà religiosa ed era proibito credere in Dio, migliaia di chiese e moschee furono distrutte, trasformate in magazzini e cinema che propagavano l’ideologia marxista, i libri religiosi furono bruciati e ai genitori si proibì di mettere ai figli i nomi religiosi degli antenati. Il ricordo di questi eventi drammatici è essenziale per il futuro di un popolo. La memoria dei martiri che hanno resistito nella fede è garanzia per il destino dell’Albania; perché il loro sangue non è stato versato invano, ma è un seme che porterà frutti di pace e di collaborazione fraterna”.
Alla fine dell’udienza il Santo Padre si è rivolto ai pellegrini provenienti dalla Giordania e dal Medio Oriente che oggi erano a piazza San Pietro incoraggiandoli a non perdere la speranza: “La testimonianza a Cristo appare, in alcuni posti, difficile e pericolosa, e potrebbe costare, in alcuni momenti, perfino la vita; ma se la viviamo con fedeltà, con perseveranza e con fede in “Colui che ha vinto la morte”, si trasforma in una fonte inesauribile di gioia e di beatitudine. Infatti Cristo non dimentica mai i suoi discepoli fedeli: siate sempre testimoni autentici di Cristo e della verità; siate causa di riconciliazione e di unità; siate testimoni della giustizia, della pace e della carità. Il Signore vi benedica e vi protegga sempre!”.