Il Vaticano ha commissariato gli Araldi del Vangelo. L'annuncio del provvedimento pontificio a due anni dall'inchiesta sull'associazione fondata da monsignor Scognamiglio Clá Dias, è stato dato dalla Sala Stampa della Santa Sede, che ha altresì reso noto il nome del commissario pontificio: il cardinale brasiliano, Raymundo Damasceno Assis: “Il 23 giugno 2017 – si legge nel comunicato -, la Congregazione, in accordo con il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, aveva indetto 'una visita apostolica alla istituzione nota come Araldi del Vangelo, della quale fanno parte l’Associazione internazionale pubblica di fedeli di diritto pontificio […]. Il Commissario è il cardinale Raymundo Damasceno Assis, arcivescovo emerito di Aparecida, che sarà coadiuvato dagli assistenti José Aparecido Gonçalves de Almeida, vescovo Ausiliare di Brasilia, e suor Marian Ambrosio I.D.P, superiora generale delle Suore della Divina Provvidenza, in qualità di assistenti”. Secondo quanto comunicato dalla Santa Sede, le motivazioni alla base del commissariamento concernono “carenze riguardanti lo stile di governo, la vita dei membri del Consiglio, la pastorale vocazionale, la formazione delle nuove vocazioni, l'amministrazione, la gestione delle opere e il reperimento delle risorse” e specifica che “anche in questo caso, come in casi analoghi, la decisione della Santa Sede non va considerata come una punizione ma come un'iniziativa finalizzata al bene delle istituzioni commissariate per cercare di risolvere i problemi esistenti”
La storia e le indagini
Gli Araldi del Vangelo sono un'associazione privata di laici, la prima di diritto pontificio ad essere stata istituita nel nuovo millennio (22 febbraio 2001) su approvazione di Papa Giovanni Paolo II, che affidò loro il compito di diffondere il culto della Vergine Maria nel mondo. Oggi il movimento spirituale conta circa 3.000 affiliati ed è presente in 78 Paesi, fra cui Brasile, Portogallo ed Italia. La Diocesi di Roma ha anche affidato agli Araldi del Vangelo la gestione della Chiesa di San Benedetto in Piscinula e dell'attività pastorale ad essa connessa. La storia delle indagini inizia due anni fa, quando un ex-araldo, Alfonso Beccar Varela, diffuse dei filmati controversi riguardo alle attività del movimento. Gli Araldi hanno denunciato Varela di aver diffuso video coperti dal diritto d'autore: d'altra parte, l'ex-araldo si è difeso dicendo di averlo fatto per denunciare l'organizzazione. Il movimento spirituale si è sempre smarcato dalle accuse: “Gli Araldi del Vangelo sono anzitutto cattolici, dunque non c´è nessuna esclusione di qualche tipo nelle nostre attività. Anzi, tutti i fedeli sono bene accolti tra noi, con la carità fraterna che deve essere segno tipico del autenticità di un carisma” ha dichiarato lo scorso anno all'agenzia Aci Stampa Padre Carlos Werner, Presidente della sezione italiana degli Araldi del Vangelo.