Icimitero Laurentino è il terzo più grande di Roma ed è stato consacrato nel 2002. In occasione del 2 novembre, commemorazione di tutti i fedeli defunti, Papa Francesco vi si è recato per celebrare messa, accolto dal cardinale vicario Angelo De Donatis, dal vescovo ausiliare per il settore Sud Paolo Lojudice e dal cappellano don Claudio Palma.
Le parole del Papa
Si tratta della prima volta di un Pontefice nel cimitero di via Laurentina: negli anni scorsi, il Santo Padre si era recato al Verano, a Prima Porta e a Nettuno. Il meteo sfavorevole non ha impedito la celebrazione della messa nella Chiesa di Gesù Risorto, interna al cimitero. Il Papa ha iniziato la celebrazione ricordando come la “liturgia di oggi” sia “concreta e realistica” e ci inquadra nelle tre dimensioni di “passato, presente e futuro”. Nell'omelia, Francesco ha detto: “Chiediamo oggi al Signore che ci dia la grazia di non perdere mai la memoria, di non nascondere mai la memoria”. Il Pontefice ha spiegato il significato della commemorazione di defunti: “Oggi è un giorno di memoria. Per ricordare coloro che hanno camminato prima di noi, ci hanno accompagnato, ci hanno dato la vita”. Bergoglio ha messo in rilevanza l'importanza della memoria: “La memoria ci fa capire che non siamo soli, che siamo un popolo”. “Tra la memoria e la speranza – ha continuato il Papa parlando a braccio – c'è la terza dimensione, quella della strada”. E' facile perdersi. Come riuscire ad evitarlo? Papa Francesco lo ha spiegato, dicendo: “Le luci che ci aiutano a non sbagliare strada sono le beatitudini“.
Il cimitero
Dal 2012, il cimitero di via Laurentina ospita anche uno spazio dedicato alla sepoltura dei bambini che sono mai nati. Il luogo prende il nome di Giardino degli Angeli ed è nato per impedire che i bimbi non nati possano finire tra i rifiuti speciali degli ospedali. Il Santo Padre ha percorso da solo il Giardino ed ha deposto fiori, fermandosi a pregare.