Papa Francesco si è affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano e ha recitato l’Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.
Le parole del Santo Padre
Oggi il Vangelo della liturgia ci presenta Gesù davanti a Ponzio Pilato: è stato consegnato al procuratore romano affinché lo condanni a morte. Tra i due, però, inizia un breve dialogo. Attraverso le domande di Pilato e le risposte del Signore, due parole in particolare si trasformano, acquistando un senso nuovo: la parola “re” e la parola “mondo”. In un primo momento Pilato chiede a Gesù: «Tu sei il re dei Giudei. Ragionando da funzionario dell’impero, vuole capire se l’uomo che ha di fronte costituisca una minaccia, e un re per lui è l’autorità che comanda su tutti i suoi sudditi.
Colui che dice la verità
In risposta, Gesù afferma di essere re, sì, ma in ben altro modo! Gesù è re in quanto è testimone: è Colui che dice la verità. Il potere regale di Gesù, Verbo incarnato, sta nella sua parola vera ed efficace, che trasforma il mondo. Mondo: ecco il secondo momento. Il “mondo” di Ponzio Pilato è quello dove il forte vince sul debole, il ricco sul povero, il violento sul mite. Un mondo che purtroppo conosciamo bene. Gesù è Re, ma il suo regno non è di questo mondo. Il mondo di Gesù, infatti, è quello nuovo, quello eterno, che Dio prepara per tutti donando la sua vita per la nostra salvezza. È il regno dei cieli, che Cristo porta sulla terra effondendo grazia e verità. Il mondo, del quale Gesù è Re, riscatta la creazione rovinata dal male con la forza dell’amore divino che libera e perdona, che dona pace e giustizia. Fratelli e sorelle, Gesù parla a Pilato da molto vicino, ma questi gli resta lontano, perché abita un mondo diverso. Il loro dialogo non diventa un’intesa, Pilato non si apre alla verità, anche se ce l’ha di fronte. Farà crocifiggere Gesù, e ordinerà di scrivere sulla croce: «Il re dei Giudei» ma senza capire il senso di quelle parole. Eppure, il Cristo è venuto nel mondo, questo nostro mondo: chi è dalla verità, ascolta la sua voce. È la voce del Re dell’universo, fattosi servo di tutti.
Ascoltare il Signore
Ascoltare il Signore fa luce nel nostro cuore e nella nostra vita. E allora proviamo a chiederci: posso dire che Gesù è il mio “re”? In che senso? La sua Parola è la mia guida, la mia certezza? Vedo in Lui il volto misericordioso di Dio verso di me e verso ogni fratello e sorella? Preghiamo insieme Maria, ancella del Signore, mentre attendiamo con speranza il Regno di Dio.