“L’artigianato mi è molto caro perché esprime bene il valore del lavoro umano”. Lo ha ribadito il Papa, ricevendo in udienza i rappresentanti della Confederazione nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Cna), in occasione della loro assemblea.
“Quando creiamo con le nostre mani, nello stesso tempo attiviamo la testa e i piedi: il fare è sempre frutto di un pensiero e di un movimento verso gli altri”, ha spiegato Francesco, secondo il quale “l’artigianato è un elogio alla creatività”, poiché “l’artigiano deve saper scorgere nella materia inerte una forma particolare che altri non sanno riconoscere.
E questo vi rende collaboratori dell’opera creatrice di Dio”. “Abbiamo bisogno del vostro talento per ridare senso all’attività umana e per metterla al servizio di progetti di promozione del bene comune”, l’appello del Papa, che ha esortato a “non pensare che ciò che realizziamo sia frutto solo delle nostre capacità o dei nostri meriti.
È frutto anche della storia di ognuno di noi, è frutto di tanta gente che ci ha insegnato ad andare avanti nella vita, incominciando dai genitori. Il lavoro che faccio è frutto di una storia, che ci ha resi capaci di fare questo”.
“Dio chiama tutti gli uomini e le donne a lavorare in modo artigianale al suo grande progetto di pace”. Ne è convinto il Papa, che ricevendo in udienza i rappresentanti della Cna ha osservato che Dio “distribuisce in abbondanza i suoi talenti, perché siano messi al servizio della vita e non sotterrati nella sterilità della morte e della distruzione, come fanno le guerre, fomentate dal nemico di Dio”.
“Noi viviamo tempi di guerra, di violenze”, l’analisi di Francesco: “Dappertutto le notizie sono così e sembrano farci perdere la fiducia nelle capacità dell’essere umano, lo sguardo alle vostre attività ci consola e ci dà speranza”.
“Abbellire il mondo è costruire pace”, ha osservato il Papa, che poi ha proseguito a braccio: “Mi ha detto un economista che gli investimenti che danno più reddito oggi, in Italia, sono le fabbriche delle armi.
Questo non abbellisce il mondo, è brutto. Se tu vuoi guadagnare di più devi investire per uccidere. Pensiamo a questo. Non dimenticate: abbellire il mondo è costruire pace”.
fonte: Agensir