Papa Francesco nel cuore dell’Africa. L’agenzia missionaria vaticana Fides analizza il profondo significato della prossima visita ecumenica prevista all’inizio di febbraio in Sud Sudan. Il viaggio vedrà papa Francesco insieme all’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, e al moderatore della Chiesa di Scozia, Iain Greenshields. E potrebbe portare una pace duratura alla nazione più giovane del mondo. Ad auspicarlo è l’arcivescovo Hubertus van Megen. Rappresentante del Santo Padre in Sud Sudan e nunzio apostolico del paese dell’Africa centro-orientale. Il presule definisce l’evento come “un nuovo capitolo di speranza e ispirazione” per il popolo di Dio nel Paese.
Nel segno del Papa
“Per il Sud Sudan si aprirà un nuovo cammino di speranza. Il Pontefice verrà a darci coraggio. E a portarci la pace che stavamo aspettando”, afferma l’arcivescovo van Megen. In riferimento alla visita ecumenica prevista dal 3 al 5 febbraio. “Dobbiamo pregare per questo incontro che aspettiamo da tanto tempo. L’ obiettivo è portare aiuto al Paese”, aggiunge esortando i fedeli sud sudanesi. Il nunzio apostolico ha invitato l’intera popolazione a prendere parte alla preghiera in comunione con questi grandi leader. “Perché i loro messaggi ci daranno speranza per superare le sfide che stiamo attraversando. La visita vuole confermare tutto l’impegno e la volontà della Chiesa cattolica. Per portare e sostenere la pace in questo luogo”. Secondo il programma, papa Francesco realizzerà il suo viaggio, precedentemente rinviato, nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan dal 31 gennaio al 5 febbraio. La visita avrà inizio a Kinshasa e concludersi a Juba.