Papa: “La castità non è una sterilità austera”

"In molti luoghi del pianeta il primo annuncio del Vangelo ha il volto degli uomini e donne consacrati": le parole del Papa al congresso della Conferenza dei religiosi del Brasile

Foto: ALESSIA MASTROPIETRO

Papa Francesco ha scritto un messaggio ai partecipanti al Congresso della vita religiosa consacrata, promosso dalla Conferenza dei religiosi del Brasile (Crb), in occasione del 70° anniversario di fondazione, in merito al valore della vita consacrata e della castità.

Papa: “La castità non è una sterilità austera”

La vita consacrata “arricchisce la comunione ecclesiale e contribuisce grandemente alla missione della Chiesa in tutto il mondo”. Lo scrive il Papa, nel messaggio inviato ai partecipanti al Congresso della vita religiosa consacrata, promosso dalla Conferenza dei religiosi del Brasile (Crb), in occasione del 70° anniversario di fondazione, che si svolge a Fortaleza, in Brasile, dal 30 maggio al 2 giugno. “In molti luoghi del pianeta il primo annuncio del Vangelo ha il volto degli uomini e donne consacrati, che assumono con grande impegno e con la dedizione della propria vita il mandato del Signore: ‘Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura’”, l’omaggio di Francesco, secondo il quale “il dono della vocazione deve essere custodito e coltivato ogni giorno, affinché produca buoni frutti nella vita di ogni religioso e religiosa”.

“La vita consacrata, se resta salda nell’amore del Signore, vede la bellezza”

“Per vivere bene la chiamata divina è necessario rimanere nel Suo amore, attraverso il dialogo costante con Gesù nella preghiera quotidiana e la fedeltà ai voti che esprimono in modo così bello la nostra consacrazione”, l’invito del Papa sulla scorta del tema del congresso. “La vita consacrata, se resta salda nell’amore del Signore, vede la bellezza”, scrive ancora il Pontefice: “Vede che la povertà non è uno sforzo titanico, ma una libertà superiore, che ci regala Dio e gli altri come le vere ricchezze. Vede che la castità non è una sterilità austera, ma la via per amare senza possedere. Vede che l’obbedienza non è disciplina, ma la vittoria sulla nostra anarchia nello stile di Gesù”.

Fonte: AgenSIR