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Papa a Biden: “Dio le conceda saggezza e forza per il suo alto ufficio”

Papa Francesco aveva avuto una prima conversazione telefonica con Joe Biden già lo scorso 12 novembre, dopo la vittoria alle elezioni

“In occasione del suo insediamento come 46° Presidente degli Stati Uniti d’America, rivolgo cordiali auguri e l’assicurazione delle mie preghiere affinché Dio Onnipotente le conceda saggezza e forza nell’esercizio del suo alto ufficio”. Lo afferma Papa Francesco nel messaggio inviato al neo presidente statunitense Joe Biden.

Il messaggio a Biden

“Sotto la sua guida – prosegue il Pontefice – possa il popolo americano continuare a trarre forza dagli elevati valori politici, etici e religiosi che hanno ispirato la nazione sin dalla sua fondazione. In un momento in cui le gravi crisi che la nostra famiglia umana deve affrontare richiedono risposte lungimiranti e condivise, prego che le sue decisioni siano guidate dalla preoccupazione di costruire una società caratterizzata da autentica giustizia e libertà, insieme al rispetto intoccabile dei diritti e della dignità di ogni persona, specialmente i poveri, i vulnerabili e coloro che non hanno voce”.

Papa Francesco osserva: “Allo stesso modo chiedo a Dio, fonte di ogni saggezza e verità, di guidare i suoi sforzi per promuovere la comprensione, la riconciliazione e la pace negli Stati Uniti e tra le nazioni del mondo al fine di promuovere il bene comune universale. Con questi sentimenti, invoco volentieri su di lei, sulla sua famiglia e sull’amato popolo americano un’abbondanza di benedizioni”.

La telefonata

Papa Francesco aveva avuto una prima conversazione telefonica con Joe Biden già lo scorso 12 novembre, come allora confermato dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.

Il colloquio seguiva il saluto dei vescovi statunitensi che, attraverso un messaggio del presidente della Conferenza episcopale, l’arcivescovo di Los Angeles José H. Gomez, gli avevano rivolto le loro congratulazioni come secondo presidente cattolico del Paese dopo John F. Kennedy.

“Ringraziamo Dio per la benedizione della libertà – aveva affermato mons. Gomez – Il popolo americano si è espresso in queste elezioni. Ora è il momento che i nostri leader si riuniscano in uno spirito di unità nazionale e si dispongano al dialogo e all’impegno per il bene comune. Come cattolici e statunitensi, le nostre priorità e la nostra missione sono chiare. Siamo qui per seguire Gesù Cristo, per testimoniare il suo amore nelle nostre vite e per costruire il suo regno sulla terra. Credo che in questo momento della storia degli Stati Uniti, i cattolici abbiano il dovere speciale di essere operatori di pace, di promuovere la fraternità e la fiducia reciproca e di pregare per un rinnovato spirito di vero patriottismo nel nostro Paese”.

Il messaggio augurale del presidente dei vescovi Usa riportato in italiano da Vatican News si concludeva così: “Chiediamo alla Beata Vergine Maria, patrona di questa grande nazione, di intercedere per noi. Ci aiuti a lavorare uniti per realizzare la bella visione dei missionari e fondatori degli Stati Uniti: una nazione sotto Dio, dove si difende la santità di ogni vita umana e si garantisce la libertà di coscienza e di religione”.

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