Papa Francesco celebra oggi 51 anni di sacerdozio, mentre sempre questa settimana lo attende un’altra importante ricorrenza: giovedì prossimo, 17 dicembre, compirà infatti 84 anni. In questo ultimo anno, fin dall’inizio della pandemia il Papa Francesco è stato un punto di riferimento morale per tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
“Innanzi tutto – scrive nell’editoriale di oggi il vaticanista Giacomo Galeazzi – in virtù della sua parrocchialità. Cioè della vicinanza umana che lo fa sentire come autorità accessibile e comunque conoscitrice del tuo problema. Si tratta di una pastoralità percepibile a prima vista. Per Francesco abbracciare la croce di Cristo significa trovare il coraggio di abbracciare tutte le contrarietà del tempo presente, abbandonando per un momento il nostro affanno di onnipotenza e di possesso per dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare”.
Sacerdote da 51 anni
Jorge Mario Bergoglio – ricorda il sito della Santa Sede, Vatican News – è stato ordinato presbitero il 13 dicembre del 1969, a pochi giorni dal suo trentatreesimo compleanno. Undici anni prima, l’11 marzo del 1958, aveva fatto il suo ingresso nel noviziato della Compagnia di Gesù all’interno della quale ha emesso la professione perpetua il 22 aprile del 1973.
Vocazione da adolescente
Il Pontefice scoprì la sua vocazione il 21 settembre 1953: era il giorno della memoria liturgica di San Matteo, e il giovane Jorge Bergoglio, diciassettenne, di passaggio nella parrocchia dove era solito andare, avvertì la necessità di confessarsi.
Trovò un prete che non conosceva e quella confessione gli cambiò la vita. “Questa è stata per me un’esperienza di incontro: ho trovato che qualcuno mi aspettava. Ma non so cosa sia successo, non ricordo, non so proprio perché fosse quel prete là, che non conoscevo, perché avessi sentito questa voglia di confessarmi, ma la verità è che qualcuno m’aspettava – ha raccontato Francesco il 18 maggio 2013 alla Veglia di Pentecoste in piazza San Pietro con i movimenti, le nuove comunità, le associazioni e le aggregazioni laicali -. Mi stava aspettando da tempo. Dopo la Confessione ho sentito che qualcosa era cambiato. Io non ero lo stesso. Avevo sentito proprio come una voce, una chiamata: ero convinto che dovessi diventare sacerdote”.