In Pakistan i cristiani sono minoranza. Discriminazioni e persecuzioni costellano il loro cammino di fede, perciò contarsi ha un valore individuale e collettivo per la comunità dei credenti. L’agenzia missionaria vaticana Fides riferisce che è iniziato in Pakistan il settimo censimento nazionale della popolazione che – grande novità rispetto al passato – si effettua tramite una registrazione online in tutto il paese. Tra le voci presenti nel modello da compilare, per individui e famiglie, vi è anche quella relativa alla fede professate. Per questo le comunità cristiane di tutte le confessioni si stanno impegnando a istruire i fedeli. In special modo quelli non alfabetizzati o meno istruiti. Sulla procedura per iscriversi. Affinché si possa partecipare al censimento in forma corretta.
Cristiani in Pakistan
“E’ importante dare il giusto numero dei fedeli cristiani in Pakistan. Per questo Pastori, Vescovi, leader politici e sociali e lavoratori, persone istruite sono chiamate a fare di tutto perché tutte le famiglie cristiane siano registrate. Se occorre andare nelle case delle famiglie cristiane meno abbienti, per aiutarle a registrarsi, fatelo. Se possibile, allestite un piccolo gazebo o banco nel vostro quartiere, o fuori dalle chiese per sensibilizzare tutti a registrarsi“, auspica il cristiano Rohail Zafar. Aggiunge il segretario generale della “Pakistan Minority Rights Commission”: “Anche i canali televisivi e i mass media cristiani dovrebbero avviare campagne di sensibilizzazione al riguardo. In modo da assicurare la realizzazione di statistiche accurate della popolazione cristiana”. I battezzati in Pakistan chiedono al Pakistan Bureau of Statistics (PBS) la massima trasparenza. Al fine di creare la massima fiducia pubblica. Si ricorda che i risultati del sesto censimento della popolazione, compiuto del 2017, sono diventati oggetto di controversia e molti dati sono stati inspiegabilmente secretati. La richiesta è che i risultati del censimento siano pubblici, per creare fiducia nell’opinione pubblica.