Trasparenza e onestà.
Civiltà Cattolica pubblica un importante
servizio di
padre Federico Lombardi, già portavoce del Vaticano. E’ dedicato alla “
missione della Chiesa e alla corretta amministrazione economica”. E ripercorre la
storia dal pontificato di Pio XI per comprendere appieno il senso delle
recenti decisioni del Papa.
La ricostruzione storica di padre Lombardi
Dopo gli scandali finanziari che hanno coinvolto il Vaticano. Padre Lombardi, tornando al 30 novembre 1933, ricorda la risposta di Pio XI alle richieste di aiuto economico provenienti dalla Russia. Il Pontefice si rivolgeva all’allora giovane monsignor Domenico Tardini. E sono parole che suonano estremamente attuali:”‘Ma è stato prudente investire il denaro della Santa Sede in certi titoli, in valute estere? Ed è prudente oggi comperar immobili in vari Paesi? Non si è entrati un po’ troppo nel campo della speculazione? E non c’erano altre vie, più tranquille, più sicure, più stabili?'”. Questo, è il problema: “gravissimo e difficilissimo. Certo, se si è sbagliato, la Santa Sede risentirà a lungo degli errori commessi. E con la Santa Sede ne risentiranno molte attività dei cattolici in tutto il mondo. Ecco, a mio giudizio, il pensiero che assilla attualmente il Santo Padre, lo angustia, lo affligge‘”.
Bilanci
Padre Lombardi, nell’ultimo numero della rivista dei Gesuiti, ricorda che “in fondo ‘i soldi del Vaticano’ di cui tanto si parla, non sono poi moltissimi. Si tratta di amministrazioni con bilanci di dimensioni molto piccole in confronto a quelli di grandi istituzioni del mondo educativo, commerciale, bancario. Le spese della Santa Sede si aggirano sui 320 milioni l’anno. Bilanci minori di quelli di una media università americana o di alcune grandi diocesi“.