La pace sociale richiede “solidarietà, fraternità, dialogo tra le religioni”

diplomatica

I colori arcobaleno della pace

Cristiani e musulmani insieme per la pace. Nella loro dichiarazione congiunta in Costa d’Avorio, i leader religiosi “invitano tutte le forze vive dei Paesi africani a rimanere unite. Di fronte ai pericoli della divisione. A non cedere alle minacce e alle informazioni propagate apposta per disgregare le nostre società. Ed auspicano una “cooperazione tra le religioni”. Per far fronte alle molteplici crisi che scuotono il continente. “In particolare sanitaria. Alimentare. Ambientale. Economica. Sociale”.

Insieme per la pace

Per edificare la pace sociale i leader religiosi musulmani e cristiani chiedono di mobilitarsi. Spetta a ciascuno svolgere il proprio ruolo. E fare sacrifici significativi per il bene delle generazioni future. Lavorando insieme. “La solidarietà, la fraternità e il dialogo tra le religioni sono la base della pace sociale”, affermano i leader religiosi. Cristiani e musulmani riuniti ad Abidjan per il simposio internazionale “Il messaggio eterno delle religioni”.

Messaggio all’umanità

Si tratta di un’iniziativa del Consiglio Superiore degli Imam, delle Moschee e degli Affari Islamici della Costa d’Avorio (Cosim). E della Fondazione Mohammed VI degli Ulema africani. L’incontro interreligioso ha riunito centinaia di partecipanti cristiani e musulmani. Le guide religiose riunite nella capitale economica ivoriana ritengono che “la solidarietà, la fraternità e il dialogo tra tutte le religioni debbano essere la base stessa della pace sociale”. Pertanto, uno degli obiettivi del Simposio internazionale è stato quello di garantire “la durata dell’eterno messaggio di pace alla società e all’umanità ivoriana e africana”.

Giacomo Galeazzi: