Appello del terzo settore per la pace in Congo. Sarà presentata oggi l’iniziativa “A quando la pace in Congo? Il grido della società civile per la pace nella Repubblica Democratica del Congo”. La mobilitazione no war è promossa dagli esponenti degli enti del Terzo Settore, della società civile, Ong, della diaspora. E delle reti presenti da molti anni in Italia.
Impegno di pace
Un incontro organizzato in occasione del concomitante viaggio apostolico di Papa Francesco a Kinshasa. La capitale della Repubblica Democratica del Congo. La visita del Pontefice è prevista dal 31 gennaio al 3 febbraio. L’iniziativa di pace del mondo del volontariato è volta ad accendere i riflettori sulla decennale guerra che sta devastando le regioni dell’Est del Paese. Un conflitto che di fatto ha impedito a Jorge Mario Bergoglio di potersi recarsi nella martoriata città di Goma. Capoluogo della provincia del Nord Kivu.
Silenzio assordante
“Il silenzio assordante che circonda questa guerra ha cause evidenti. E cioè il coinvolgimento indiretto dell’Europa. E del sistema economico-finanziario che governa il mondo- spiegano i promotori dell’iniziativa-. Un mondo arricchito ed elefantiaco“. Tutto ruota, infatti, “attorno agli interessi di molti attori internazionali verso le grandi risorse naturali di questo Paese”. E, in particolare, del Nord e Sud Kivu. Oltre alla “volontà di appropriarsene a scapito dei legittimi proprietari della terra”. Quindi “la gente rimane schiacciata come l’erba di un proverbio africano“. Quando gli elefanti si battono quella che soffre è l’erba.
Alla Conferenza Stampa dopo i saluti di Beppe Giulietti, presidente FNSI, partecipano padre Giovanni Piumatti, missionario Nel Kivu per oltre 50 anni, don Tonio Dell’Olio, della Pro Civitate Cristiana di Assisi, Pierre Kabeza, John Mpaliza, Micheline Mwendike, attivisti dei diritti umani di origine congolese. Modera Marina Piccone, giornalista.