Anche per quanto riguarda l’ostensione della Sindone si fa sentire la crisi. È per questo che è “stata organizzata con il criterio del massimo risparmio”, ha spiegato l’Arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, nel corso di una conferenza stampa in Vaticano. L’obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero possibile di soggetti, sia pubblici che privati, per questo “i membri del Comitato organizzatore hanno messo a disposizione le risorse indispensabili”, in modo da realizzare al meglio quei servizi che rendono completa l’ostensione e aiutino a presentare un’immagine accattivante di Torino.
Ha spiegato l’arcivescovo di Torino che “questo è il momento per ringraziare tutti coloro che hanno già accettato di collaborare”, ma anche i partner che spera si possano aggiungere. Perché per l’intero “sistema Torino” l’ostensione della Sinfone è motivo di orgoglio, ma anche una grande e bella occasione di aprirsi a nuovi amici, visitatori, turisti e pellegrini. Il vasto programma di iniziative culturali, musicali, artistiche, è la riprova dell’interesse che questo evento richiama e delle iniziative che suscita nella città.
Nosiglia ci tiene a precisare che visitare la Sindone è totalmente gratuito, anche se “molti pellegrini, tradizionalmente, lasciano un’offerta alla fine del percorso”, ma si tratta di un’elemosina semplice, che viene depositata cone “grande discrezione all’uscita del Duomo e nei locali delle confessioni”. In quest’occasione, tutte le offerte verranno consegnate a Papa Francesco quando sarà a Torino il 21 giugno, e potrà utilizzarle con massima libertà, ma gli verrà chiesto di destinarle “un’opera, un progetto di sostegno per i poveri o i bisognosi”. All’arcivescovo di Torino farebbe molto piacere se tale opera possa ricordare in qualche modo il Santo Volto del Signore, ma sarà poi il Santo Padre a decidere la più opportuna.