Onu, a febbraio la Settimana mondiale dell’armonia e del dialogo tra le fedi

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Al via dal primo al 7 febbraio la quinta edizione della Settimana mondiale dell’armonia e del dialogo tra le fedi. Venne istituita dalle Nazioni Unite nel 2010 dietro proposta del re Abdullah II di Giordania che la presentò di fronte all’assemblea Onu come una settimana durante la quale “i popoli del mondo, nei propri luoghi di culto, possono esprimere gli insegnamenti sulla tolleranza, il rispetto per gli altri e la pace che emanano dalle fedi che professano”.

In tempi di fanatismi e terrorismo religioso come quelli attuali, la settimana del dialogo tra le fedi assume una rilevanza particolare. In questi sette giorni si “concentrano e coordinano gli sforzi” dei gruppi interreligiosi affinché aumenti la loro efficacia e si incoraggiano i “predicatori a dichiararsi per la pace e l‘armonia”. La lunga lista degli eventi – consultabile sul sito in lingua inglese worldinterfaithharmonyweek.com – spazia tra l’America e l’India, Pakistan, Israele, Uganda, Arabia Saudita con proposte molto varie.

A Bruxelles si terrà un incontro interreligioso tra le diverse guide spirituali che svolgono assistenza spirituale nelle carceri; a Odessa si parlerà dei valori religiosi come catalizzatori nell’impegno dei laici nella società; a Berlino ci sarà un “brunch interreligioso”; a Kottarakkara, in India, una marcia per la pace; a Lagos, Nigeria, si parlerà di “formazione dei giovani nigeriani come operatori di pace attraverso l’armonia religiosa”. I promotori di questi eventi sono organismi interreligiosi locali e nazionali che collaborano sinergicamente per costruire un autentico dialogo tra fedi diverse e combattere l’integralismo con la tolleranza.

Milena Castigli: