Nucleare, l’appello di Francesco: “Impariamo dalla Storia, scegliamo la pace”

Papa Francesco Angelus

La guerra in Ucraina sembra essere entrata in una nuova fase. Le forze ucraine riprendono possesso di alcuni territori occupati, la Russia apparentemente all’angolo. E, ormai da tempo, nessun riferimento a possibili accordi per mettere a tacere le armi. E una minaccia nucleare che, nonostante le ultime dichiarazioni del Cremlino, non dà tregua all’Occidente. Del resto, il deterrente dell’energia atomica come arma di distruzione di massa era già stato usato in passato e nemmeno troppi anni fa. L’idea di trovarsi nuovamente a vivere con la spada di Damocle della bomba, tattica o strategica che sia, rispedisce il mondo del Duemilaventi indietro di decenni. Quelli ricordati da Papa Francesco nell’Angelus domenicale, durante il quale ha invitato l’uomo di oggi a guardare a quello di ieri, cercando di capire quale sia la via giusta. Nonché l’unica possibile.

Il Papa: “Impariamo dalla Storia”

Al termine della messa di canonizzazione dei due nuovi santi Giovanni Battista Scalandrini e Artemide Zatti, il Papa ha lanciato un nuovo appello ai leader mondiali. Un invito discreto ma netto a “non dimenticare il pericolo di guerra nucleare” che sessant’anni fa, all’epoca dell’inizio del Concilio Vaticano II, “minacciava il mondo. Perché non imparare dalla Storia? Anche in quel momento c’erano conflitti e grandi tensioni, ma si scelse la via pacifica”. E il Santo Padre ricorda le parole della Bibbia. Indicandole come esempio di quanto il guardare al passato possa incidere nelle nostre scelte sull’oggi. “Così dice il Signore: ‘Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi dei sentieri del passato, dove sta la strada buona percorretela, così troverete pace per la vostra vita’”.

Damiano Mattana: