“Non si può fotoshoppare il cuore perché è lì che si gioca la felicità”

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S”So che è molto bello vedere le foto ritoccate digitalmente, ma questo serve solo per le foto, non possiamo fare il 'fotoshop' agli altri, alla realtà, a noi stessi. I filtri colorati e l'alta definizione vanno bene solo nei video, ma non possiamo mai” applicarlo al cuore perchè “è lì che si gioca l'amore vero, è lì che si gioca la felicità”. Affacciandosi sulla Plaza Mayor di Lima, il Papa guida la preghiera dell'Angelus rivolgendosi ai tanti giovani che affollano la piccola piazza che fa da cornice alla Cattedrale. “Gesù non vuole che ti 'trucchino' il cuore – aggiunge -, Lui ti ama così come sei e ha un sogno da realizzare con ognuno di voi. Non dimenticatelo, Lui non si scoraggia riguardo a noi”. Poi un consiglio: “E se voi vi scoraggiate vi invito a leggere la Bibbia e ricordare gli amici che Dio ha scelto: Mosè era balbuziente; Abramo, un vecchio; Geremia, molto giovane; Zaccheo, uno di bassa statura; i discepoli, quando Gesù diceva loro di pregare si addormentavano; Paolo, un persecutore di cristiani; Pietro, lo rinnegò e così potremmo continuare questo elenco. Quale scusa potremo trovare?”.

Il segreto per riuscire nella vita

Affacciandosi al balcone del Palazzo arcivescovile, il Papa saluta così la fola festante: “Cari giovani, sono contento di poter stare con voi“. Ricorda loro i tanti giovani peruviani, oggi santi, “che non hanno avuto paura di amare Gesù e mettersi in gioco per Lui”. Fa riferimento a San Martín de Porres, figura centrale anche del discorso rivolto ai vescovi: “Niente impedì a quel giovane di realizzare i suoi sogni, niente gli impedì di spendere la sua vita per gli altri, niente gli impedì di amare e lo fece perché aveva sperimentato che il Signore lo aveva amato per primo“. “Agli occhi dei suoi amici – prosegue -, sembrava destinato a 'perdere, ma lui seppe fare la cosa che sarebbe diventata il segreto della sua vita: avere fiducia” nel Signore “che lo amava”. E aggiunge: “Sapete perché? Perché il Signore per primo aveva avuto fiducia in lui; come ha fiducia in ognuno di voi, e non si stancherà mai di avere fiducia“.

Guardare i Santi

Francesco sa che per un giovane, alcune volte, la vita può riservare delle brutte sorprese: “In quei momenti possono venire pensieri negativi, sentire che ci sono tante situazioni che ci vengono addosso e sembra che noi rimaniamo fuori dal mondo”. E a braccio: “E' un po' come quando ci eliminano dai mondiali”. “Tutti abbiamo attraversato situazioni così”, ma quando sembra che si spenga la fede, “non dimenticatevi che Gesù è accanto a voi. Non datevi per vinti, non perdete la speranza! Non dimenticatevi dei santi – rimarca – che dal cielo ci accompagnano; rivolgetevi a loro, pregate e non stancatevi di chiedere la loro intercessione. I santi di ieri ma anche di oggi: questa terra ne ha molti, perché è una terra 'riempita di santità'. Cercate l’aiuto, il consiglio di persone che voi sapete sono buone per consigliarvi, perché i loro volti esprimono gioia e pace. Fatevi accompagnare da loro e così andate avanti nel cammino della vita“.

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Giovani in movimento

“Gesù vuole vedervi in movimento”, afferma il Papa. E rivolgendosi poi ad ogni singolo giovane, dice: “Vuole vederti portare avanti i tuoi ideali, e che ti decidi a seguire le sue istruzioni. Lui vi condurrà sulla via delle beatitudini, una via per niente facile ma appassionante, una via che non si può percorrere da soli, ma in gruppo, dove ciascuno può collaborare dando il meglio di sé. Gesù conta su di te come fece tanto tempo fa con Santa Rosa da Lima, San Toribio, San Giovanni Macías, san Francesco Solano e tanti altri. Oggi domanda a te se, come loro, sei disposto a seguirlo. Sei disposto a seguirlo? A lasciarti spingere dal suo Spirito per rendere presente il suo Regno di giustizia e di amore? Siete sicuri?“. La folla risponde con un “Sì” unanime, e il Papa, a braccio, chiede: “Lo farete oggi?”; e la piazza: “Sì”. E il Papa: “E anche la settimana prossima?”; i giovani: “Sì”. “Questo non era molto convincente, non è sicuro. Chiedete al Signore questa grazia” perchè Egli “vi guarda con speranza, non si scoraggia mai riguardo a noi. Forse noi, sì, possiamo scoraggiarci riguardo a noi stessi o agli altri”.

“Riempite la vita con lo Spirito”

“Quando Gesù ci guarda – conclude -, non pensa a quanto siamo perfetti, ma a tutto l'amore che abbiamo nel cuore da offrire agli altri e servirli. Per Lui, quella è la cosa che conta e insiste sempre su questa, non bada alla tua statura, se parli bene o male, se ti addormenti mentre preghi, se sei molto giovane o anziano. L'unica domanda è: vuoi seguirmi ed essere mio discepolo? Non perder tempo a mascherare il tuo cuore, riempi la tua vita di Spirito Santo!”. 

L'appello per il Congo

Infine, un appello per la pace in Congo: “Notizie preoccupanti giungono dalla Repubblica Democratica del Congo. Chiedo ai responsabili tutti che pongano il massimo sforzo a fermare ogni forma di violenza e per trovare una soluzione improntata al dialogo

 

Fabio Beretta: