“Non è facile dare esercizi spirituali ai sacerdoti, siamo complicati”

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“A nome di tutti, anche mio, voglio ringraziare il Padre, il suo lavoro fra noi per i nostri Esercizi. Non è facile dare Esercizi ai sacerdoti! Siamo un po’ complicati tutti, ma Lei è riuscito a seminare”. È quanto dichiarato da Papa Francesco al termine degli esercizi spirituali seguiti ad Ariccia insieme ai suoi collaboratori della Curia romana. Le parole del Pontefice erano rivolte a colui che ha tenuto le meditazioni, il padre carmelitano Bruno Secondin, docente ordinario emerito di Spiritualità moderna e Fondamenti di vita spirituale alla Gregoriana. “Che il Signore faccia crescere questi semi che Lei ci ha dato – ha continuato il Santo Padre -. E mi auguro anche, e auguro a tutti, che possiamo uscire di qua con un pezzetto del mantello di Elia, in mano e nel cuore”.

Nelle riflessioni, dal tema “Servitori e profeti del Dio vivente”, padre Secondin ha ripercorso il cammino del profeta Elia, utilizzando il metodo della Lectio divina in cui si alterna la lettura della Sacra Scrittura alla preghiera. Tra gli argomenti degli esercizi la necessità di “ritornare alle radici” e avere il coraggio di “dire no all’ambiguità”, passando “dagli idoli vani alla pietà vera”, “dalla fuga al pellegrinaggio”. L’ultima meditazione, quella di oggi, aveva come argomento “Raccogliere il manto di Elia: profeti di fraternità”. Il vescovo di Roma, che stamane è tornato in Vaticano, in questi giorni, come di consueto, ha sospeso le udienze private e speciali, compresa l’udienza generale del mercoledì.

Stefano Cicchini: