La nuova costituzione del Nepal accoglie il messaggio che ieri Papa Francesco ha lanciato in occasione dei 25 anni dalla caduta del muro di Berlino, nel suo discorso dopo la preghiera dell’Angelus.
La stesura della carta costituzionale è in corso e i politici nepalesi, tra cui ex maoisti, hanno riferito ad Asianews l’importanza di “costruire ponti e non muri” nel mondo. Pushpakamal Daha, presidente dello Unified Communist Party of Nepal (Ucpnm, maoista) ha dichiarato : “Anche se il Papa si è riferito in modo diretto alla divisione della Germania, il suo messaggio è ugualmente importante per il contesto nepalese, nessuno dovrebbe essere diviso e trattato in modo separato”.
L’invito del Pontefice ha avuto un’eco grande in una terra come quella del Nepal che,solo nel 2007 è diventata uno Stato laico dopo 240 anni di monarchia assoluta indù. Il presidente Dahal ha ggiunto: ” Ogni religione, etnia, pratica, cultura, tradizione e differenza sociale deve essere garantita con uguale e giusto trattamento”. Una cultura dell’incontro capace di far cadere tutti i muri, questa la soluzione del Papa affinchè non si ripetano gli errori del passato, affinchè la storia non si ripeta.
I politici nepalesi nella stesura della prima Carta costituzionale democratica, accolgono con entusiasmo le parole di Francesco : “servono ponti e non muri” per legare le persone, e per tutte le comunità religiose questo diventa un segno di fiducia e di speranza.