Dopo 240 anni di monarchia assoluta induista, nel 2007 il Nepal ha eletto la prima Assemblea costituente, che avrebbe dovuto promulgare una Carta entro il 2010. Questa assemblea è stata sciolta nel 2012 a causa di disaccordi su temi quali il federalismo, il sistema elettorale e giudiziario, la forma di governo. Dal novembre 2013, una seconda Assemblea sta tentando di giungere alla promulgazione di una Costituzione laica, che garantisca libertà religiosa e il diritto dei cittadini e dei “gruppi” di manifestare la propria fede. Lo scorso gennaio, però, l’Assemblea ha mancato l’accordo sulla bozza della nuova Carta. L’instabilità politica ed economica degli ultimi anni ha intanto rafforzato i movimenti indù filo-monarchici, che stanno cercando in tutti i modi di impedire le conversioni ad altre religioni verificatesi dopo la fine della monarchia.
Con l’inizio della Settimana Santa, a partire dalla Domenica delle Palme, i fedeli, candele alla mano, hanno iniziato a visitare la cattedrale dell’Assunzione di Lalitpur e le altre chiese del Paese.
Il sostegno all’iniziativa è giunto anche da persone di altre fedi, il vicario apostolico del Nepal, mons. Paul Simick, ha suggerito questa speciale intenzione di preghiera: “Il nostro Paese sta scrivendo una nuova Costituzione laica ma i leader stanno ancora faticando a trovare una soluzione ai vari contenziosi. Quindi, mentre celebriamo la Pasqua di quest’anno, preghiamo per la nuova Costituzione”. Nonostante la comunità cattolica nel Paese sia una minoranza, appena lo 0,5% della popolazione, l’iniziativa ha raccolto il consenso di numerose persone appartenenti a diverse religioni. Rivolgendosi ad una folla di centinaia di persone, il vescovo ha aggiunto: “Possa Dio perdonare i legislatori e i politici per i loro errori passati e Dio li benedica donandogli la saggezza per scrivere una costituzione in questo secondo mandato”.
Chirendra Satyal, giornalista cattolica, racconta: “La gente è rimasta frustrata nel vedere che i politici hanno fallito nel promulgare una costituzione al primo mandato e che sono ancora divisi su problemi costituzionali. Questo spinge le persone alla rabbia, ma speriamo che i politici ascoltino le preghiere comuni di tutti i cittadini”. Padre Ignitious Rai, parroco della cattedrale dell’Assunta, dichiara ad AsiaNews: “Se i laici ci seguono e mantengono la fiducia in Dio, noi saremo in grado in breve tempo di diffondere il Regno di Dio in Nepal facendone un Paese pacifico e prospero”.