Il Consiglio dei Cardinali, il cosiddetto C9 che si è riunito con il Santo Padre, ha dedicato gran parte dei suoi lavori al ruolo del Segretario di Stato. Gli incontri iniziati lunedì si concludono oggi pomeriggio con la relazione di mons. Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione, sui passi compiuti e quelli prossimi per la riforma della comunicazione della Santa Sede, con particolare attenzione alla formazione del personale.
Alla tre giorni, come ha riferito il direttore della Sala stampa vaticana Greg Burke, hanno partecipato tutti i membri del Consiglio. “La costituzione Pastor Bonus – ha spiegato il portavoce – non dice quasi nulla sul Segretario di Stato. Quindi la riforma dovrà precisare meglio. Si è parlato dei rapporti tra le due sezioni della Segreteria e del ruolo di coordinamento della Curia”. A chi gli domandava se si fosse discusso del “moderator curiae”, una figura di cui si è molto parlato in passato, Burke ha risposto che è prematuro.
Il Santo Padre ha partecipato alla maggior parte delle riunioni. Gran parte delle consultazioni è stata dedicata ancora ad approfondimenti su diversi dicasteri della Curia, in vista della nuova Costituzione apostolica. In particolare, oltre alla Segreteria di Stato, la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (Propaganda Fide), la Congregazione per i Vescovi e la Congregazione per le Chiese Orientali. Due temi fondamentali sono emersi come linee-guida della riforma per i dicasteri: la spinta missionaria e la sinodalità.
I cardinali hanno già finito lo studio su altri dicasteri (Dottrina della Fede, Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica, Cause dei Santi e Promozione dell’Unita dei Cristiani) e hanno consegnato la loro proposta definitiva al Santo Padre. Un tempo consistente è stato dedicato ai progetti dei due nuovi dicasteri. Il cardinale Kevin Farrell ha parlato del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, di cui è prefetto. La discussione si è incentrata molto sul ruolo dei laici, con un invito a tutti a rileggere la lettera di Papa Francesco al cardinale Marc Ouellet, presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina del 19 marzo scorso. Quali sono i progetti in questo dicastero? “In questo momento ci sono molte cose pratiche da fare – ha risposto il direttore – si tratta di mettere insieme diversi uffici che non erano molto legati tra loro (i Pontifici consigli per Laici e la Famiglia e l’Accademia per la vita, ndr) e per questo lavoro sarà molto utile il background di management del cardinale Farrell”.
Il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson ha invece presentato il piano di lavoro per il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che unisce quattro uffici: Giustizia e Pace, Cor Unum, Operatori Sanitari, e Migranti e Itineranti. Il card. Turkson è stato accompagnato da mons. Silvano M. Tomasi, che ha spiegato il nuovo dicastero come un’attuazione della Costituzione conciliare Gaudium et Spes. Intanto, come annunciato la scorsa settimana dallo stesso porporato ghanese, è stata ufficializzata la squadra che affiancherà il Papa nella sezione dedicata ai migranti, che il Pontefice ha voluto riservare temporaneamente per se. Sono stati infatti nominati sottosegretari del dicastero due religiosi: il gesuita padre Michael Czerny, 60 anni, nato nell’allora Cecoslovacchia e attualmente consulente di “Giustizia e Pace”, e dello scalabriniano padre Fabio Baggio, 51 anni, preside dello Scalabrini International Migration Institute e grande esperto di migrazioni.
Il cardinale Sean O’Malley ha esposto le ultime attività della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, da lui presieduta, mentre il cardinale George Pell ha riferito sugli ultimi sviluppi relativi alla Segreteria per l’Economia, a lui affidata. “E’ stato approvato il budget per il 2017 – ha detto Burke – mentre per quanto riguarda il bilancio 2015 (consuntivo, ndr) il cardinale Pell ha detto che sarà pronto “soon”, presto”. La prossima riunione del Consiglio è prevista dal 13 al 15 febbraio del prossimo anno.