Sos Papua indonesiana. Iniziative di raccolta fondi per la Papua organizzate da professionisti e imprenditori cattolici nell’arcidiocesi di Jakarta. Una mobilitazione, riferisce Fides, per aiutare la diocesi di Agats, tra le diocesi più povere dell’Indonesia e con un territorio molto impervio. L’arcidiocesi di Jakarta, in particolare, ha promosso l’iniziativa Ppka. Cioè “Panitia Pemerhati Keuskupan Agats” che fornisce un’assistenza significativa alla diocesi di Agats.
Allarme Papua
E’ stato avviato un programma completo di borse di studio per fornire ai giovani nativi l’opportunità di seguire studi di infermieristica a Makassar. Sono numerose le iniziative di supporto, promosse dai vescovi indonesiani per la Papua. Auspicando che solidarietà e fraternità possano sempre caratterizzare la vita dei fedeli in una nazione vasta e plurale come l’Indonesia
Impegno “chiaro e pubblico”
Monsignor Aloysius Murwito, vescovo di Agats, in Papua, racconta la mobilitazione. “Nell’assemblea dei vescovi abbiamo affrontato la questione della violenza in Papua. L’episcopato vuole comprendere e conoscere in modo completo la situazione. Vi è forte attenzione del cardinale Suharyo e grande compassione verso i papuani, da parte di tutti. Grazie allo sforzo solidale di varie diocesi in tutta la nazione, sono in corso iniziative di assistenza umanitaria e finanziaria verso la Papua. Ne beneficiano ambiti come l’istruzione, servizio sanitario e altri servizi sociali. L’impegno della Chiesa indonesiana è chiaro e pubblico”.
Appello dell’episcopato indonesiano
Il cardinale Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo è l’arcivescovo di Jakarta. E il presidente della Conferenza episcopale cattolica indonesiana (Kwi). Il porporato esprime il pieno appoggio, la compassione e la vicinanza dei vescovi per le sofferenze che travolgono i nativi della Papua indonesiana. L’episcopato rilancia l’appello diffuso da 147 preti cattolici che operano in Papua. E’ urgente favorire il dialogo e la solidarietà verso i nativi. “Abbiamo messo in moto numerose iniziative, per attuare l’attenzione e la compassione della Chiesa verso i papuani“, spiega all’agenzia missionaria vaticana il cardinale Suharyo.