Cari fratelli e sorelle, buon Natale!
Gesù, il Figlio di Dio, il Salvatore del mondo, è nato per noi. E’ nato a Betlemme da una vergine, realizzando le antiche profezie. La vergine si chiama Maria, il suo sposo Giuseppe.
Sono le persone umili, piene di speranza nella bontà di Dio, che accolgono Gesù e lo riconoscono. Così lo Spirito Santo ha illuminato i pastori di Betlemme, che sono accorsi alla grotta e hanno adorato il Bambino. E poi lo Spirito ha guidato gli anziani Simeone e Anna, nel tempio di Gerusalemme, e loro hanno riconosciuto in Gesù il Messia. «I miei occhi hanno visto la tua salvezza» – esclama Simeone – «salvezza preparata da [Dio] davanti a tutti i popoli» (Lc 2,30).
Sì, fratelli, Gesù è la salvezza per ogni persona e per ogni popolo!
Gesù, Salvatore del mondo, guardi quanti soffrono in Ucraina e conceda a quell’amata terra di superare le tensioni, vincere l’odio e la violenza e intraprendere un nuovo cammino di fraternità e riconciliazione.
Cristo Salvatore doni pace alla Nigeria, dove altro sangue viene versato e troppe persone sono ingiustamente sottratte ai propri affetti e tenute in ostaggio o massacrate. Pace invoco anche per altre parti del continente africano. Penso in particolare alla Libia, al Sud Sudan, alla Repubblica Centroafricana e a varie regioni della Repubblica Democratica del Congo; e chiedo a quanti hanno responsabilità politiche di impegnarsi attraverso il dialogo a superare i contrasti e a costruire una duratura convivenza fraterna.
Gesù salvi i troppi fanciulli vittime di violenza, fatti oggetto di mercimonio e della tratta delle persone, oppure costretti a diventare soldati. Dia conforto alle famiglie dei bambini uccisi in Pakistan la settimana scorsa. Sia vicino a quanti soffrono per le malattie, in particolare alle vittime dell’epidemia di Ebola, soprattutto in Liberia, in Sierra Leone e in Guinea. Mentre di cuore ringrazio quanti si stanno adoperando coraggiosamente per assistere i malati ed i loro familiari, rinnovo un pressante invito ad assicurare l’assistenza e le terapie necessarie.
Gesù Bambino. Il mio pensiero va a tutti i bambini oggi uccisi e maltrattati, sia quelli prima di vedere la luce, privati dell’amore generoso dei loro genitori e seppelliti nell’egoismo di una cultura che non ama la vita, sia quei bambini sfollati a motivo delle guerre e delle persecuzioni, abusati e sfruttati sotto i nostri occhi e il nostro silenzio complice. E ai bambini massacrati sotto i bombardamenti, anche là dove il figlio di Dio è nato. Ancora oggi il loro silenzio impotente grida sotto la spada di tanti Erode, sopra il loro sangue campeggia oggi l’ombra degli attuali Erode.
Davvero tante lacrime ci sono in questo Natale insieme alle lacrime di Gesù Bambino.
Cari fratelli e sorelle, che lo Spirito Santo illumini oggi i nostri cuori, perché possiamo riconoscere nel Bambino Gesù, nato a Betlemme dalla Vergine Maria, la salvezza donata da Dio ad ognuno di noi, ad ogni uomo e a tutti i popoli della terra. Il potere di Cristo, che è liberazione e servizio, si faccia sentire in tanti cuori che soffrono guerre, persecuzioni, schiavitù. Che con la sua mansuetudine questo potere divino tolga la durezza dai cuori di tanti uomini e donne immersi nella mondanità e nell’indifferenza. Che la sua forza redentrice trasformi le armi in aratri, la distruzione in creatività, l’odio in amore e tenerezza. Così potremo dire con gioia: “I nostri occhi hanno visto la tua salvezza”.
Buon Natale a tutti!