A Mosca la guerra non ferma i costruttori di ponti. Olga Orlova è il vice-decano della facoltà teologica dell’istituto ortodosso “San Filaret” di Mosca. La teologa ha aperto la giornata di presentazione dell’indirizzo di studio di cui si occupa. Si tratta di una realtà da sempre aperta al dialogo interconfessionale. Il San Filaret, evidenzia l’agenzia missionaria vaticana Fides, è stato fondato nel 1988 da padre Georgij Kočetkov. Sacerdote ortodosso che ha dato vita alla “Fraternità della Trasfigurazione”. Un istituto di formazione superiore con tre diverse facoltà. Teologia. Storia della Chiesa. Scienze religiose. Oltre a un dipartimento che si occupa di progetti in ambito sociale. E una scuola di formazione supplementare a indirizzo teologico.
Ecumenismo a Mosca
“Perché un cristiano di oggi dovrebbe studiare teologia?”, si chiede Olga Orlova. Archeologia e arte sacra. Liturgia. Esegesi biblica. In un’atmosfera di ascolto reciproco e condivisione delle diverse esperienze. La ricercatrice cattolica Maria Chiara Dommarco ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento universitario di teologia. Presso la Scuola dei Dottorati dei Santi Cirillo e Metodio, del Patriarcato di Mosca. E ha spiegato perché studiare teologia in un mondo in cui sembra siano altre le questioni che contano. E ha illustrato gli equilibri tra potenze, l’economia, la sanità. Secondo Maria Chiara Dommarco, lo studio della teologia e delle altre discipline umanistiche è “quanto mai attuale”. Per “comprendere chi siamo”. E “per che cosa viviamo”. Ciò “contribuisce alla costruzione della pace. A partire dalla propria quotidianità”.