Mons. Pennacchio: “la Chiesa in India deve riaffermare la sua vicinanza ai dalit”

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“La testimonianza cristiana deve sempre essere offerta in spirito di dialogo sincero e rispettoso, in armonia con tutti i fratelli di religioni diverse, per costruire ponti di mutua fraternità e pacifica solidarietà per una società migliore”, così ha detto il nunzio apostolico in India, mons. Salvatore Pennacchio, ai 140 vescovi indiani riuniti in assemblea plenaria a Bangalore.

“Lavorare insieme per stabilire una comunione più efficace tra tutti i componenti della Chiesa e, in senso più ampio, tra tutti i membri della società civile, senza discriminazioni o parzialità”. “La vera esperienza di Dio deve guidare i sacerdoti ed i laici all’impegno ed alla solidarietà con gli emarginati dalla società”, perché “la Chiesa in India deve riaffermare la sua vicinanza ai dalit” e “restare unita nella lotta contro tutte le forme di discriminazione, così da garantire uguali prospettive a tutti i fedeli”.

Nei giorni scorsi la chiesa cattolica di Sant’Alfonsa, a New Delhi, è stata presa d’assalto dai vandali che hanno aperto il tabernacolo, rubato la pisside e gettato a terra le ostie. Si è trattato del quinto episodio, nell’arco di due mesi, contro un luogo di culto cattolico. Una condanna e preoccupazione è stata espressa anche dall’arcivescovo di Faridabad, mons. Kuriakose Bharnikulanagara che ha lanciato un appello alle forze governative affinché prendano “provvedimenti immediati ed appropriati” per prevenire il ripetersi di simili.

don Marco Mondelci: