La radice spirituale delle missioni, secondo la carmelitana di Lisieux. La santa è stata proclamata dalla Chiesa Patrona di chi porta la luce del Vangelo nel mondo. L’agenzia missionaria vaticana Fides richiama i manoscritti di Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo. “Capii che solo l’amore spinge all’azione le membra della Chiesa. E che, spento questo amore, gli apostoli non avrebbero più annunciato il Vangelo. E i martiri non avrebbero più versato il loro sangue”. Alla carmelitana di Lisieux e Patrona delle missioni papa Francesco affida la passione per l’annuncio del Vangelo. Lo zelo apostolico è una “grande testimonianza che attraversa la storia della fede“. Il Pontefice richiama l’attenzione sulle monache monaci che “rinunciano a sé e al mondo”. Per “imitare Gesù. Sulla via della povertà. Della castità. Dell’obbedienza”. E per “intercedere a favore di tutti”.
Lo spirito delle missioni
I monaci sono il cuore pulsante dell’annuncio, secondo Francesco. La loro preghiera è “ossigeno per tutte le membra del Corpo di Cristo”. Questa è la “forza invisibile che sostiene la missione”. E “non a caso la patrona delle missioni è una monaca, Santa Teresa di Gesù Bambino”. I monaci “prendono su di loro i problemi del mondo. Le difficoltà. Le malattie. E pregano per gli altri”. I monaci sono “un ponte di intercessione per tutte le persone e per i peccati”. Sono “la vera forza che porta avanti il popolo di Dio. Ognuno ha la propria regola“. Ma nei monasteri “hanno le mani sempre occupate. Con il lavoro. Con la preghiera”. Quindi, invoca Jorge Mario Bergoglio, “il Signore ci dia nuovi monasteri. Ci dia monaci e monache che portino avanti la Chiesa con la loro intercessione”.