Otto secoli di missione delle Misericordie. Sos-trasporto sanitario

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Allarme delle Misericordie per l’aumento dei costi del carburante e dell’energia elettrica. “Ci sono volontari che fanno il pieno ai mezzi di tasca loro”, spiega Domenico Giani. I rincari dei carburanti e dell’energia sono “un’emergenza che riguarda l’intero paese. E tutto il mondo del volontariato sanitario”. Un problema che “riguarda la gente normale, i poveri”. E che “ci riguarda tutti”. Aggiunge il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia: “Ci rivolgiamo alle autorità regionali ma soprattutto a quelle di governo. Chiediamo aiuto il prima possibile. E vogliamo risposte convincenti. Ogni giorno aiutiamo decine di migliaia di persone con servizi di emergenza sociale“.

La missione delle Misericordie

Con oltre 800 Misericordie siamo al servizio della popolazione più fragile. Siamo un corpo intermedio della società che si pone come interlocuzione per questa gente. Da parte delle Regioni e da parte delle autorità di governo chiediamo aiuti per i costi che sono aumentati tantissimo. Chi vive del solo volontariato non riesce a fare più fronte a certe spese”. Nello specifico “il trasporto che riguarda tutte le realtà del volontariato. Una questione che ci investe in maniera trasversale senza differenziazione. Basti pensare ai rimborsi che dal 2001 ad oggi non sono più rispondenti ai costi che dobbiamo affrontare. Le istituzioni non possono scordarsi di questo patrimonio. Il nostro è un appello da parte di migliaia di persone che da otto secoli resistono. Noi siamo le Misericordie. Fiore all’occhiello a livello mondiale che non possono essere lasciate a se stesse“.

Trasporti sanitari

Intanto le Misericordie esprimono soddisfazione per il pronunciamento della Corte Europea sul trasporto sanitario in Italia. Secondo la sentenza nulla osta “a una normativa nazionale che prevede che servizi di trasporto sanitario di urgenza ed emergenza possano essere attribuiti mediante convenzione, in via prioritaria, soltanto a organizzazioni di volontariato. E non a cooperative sociali che possono distribuire ai soci ristorni correlati alle loro attività”. E “Questo sancisce e riconosce la nostra storia e l’essenza profonda della natura volontaristica delle nostre Misericordie. E contribuirà a determinare maggiore chiarezza in un mondo, quello dei trasporti sanitari a bordo ad esempio delle ambulanze, in cui la priorità deve essere data alle organizzazioni di volontariato. Che sono libere dalla logica e dalla necessità di fare profitto. Ma sono comunque al servizio delle comunità, della gente, della persona, per le Misericordie da ben 8 secoli, nel rispetto della nostra missione“, conclude Domenico Giani.

 

Giacomo Galeazzi: