“L’accoglienza deve avere il valore di questa parola: non deve essere soltanto l’offerta di uno spazio nel quale le persone stanno, magari, in maniera stretta e angosciata, ma far sì che trovino anche la bellezza e la serenità. E’ per questo che, come dice Papa Francesco, è arrivato il momento di introdurre il dono dell’accoglienza bella e buona”. Così il card. Gianfranco Ravasi, parlando con i giornalisti ad Assisi a margine del Cortile di Francesco, che si chiuderà con un incontro del porporato con il ministro del’Interno, Marco Minniti. “Con il ministro Minniti – ha proseguito Ravasi – ho avuto già altre occasioni di confronto e questa sera credo che potremmo dialogare da angolature diverse, non solo sullo ius soli, ma anche sull’altra componente che è quella dell’accoglienza”.
Secondo Ravasi lo ius soli “è veramente una delle grandi strade di dignità e autenticità“. Icardinale ha osservato che “un popolo grande come quello italiano, deve riuscire ancora a ritrovare la capacità di far sì che nel suo terreno germoglino delle persone che sono diverse, ma hanno tante componenti con noi a partire certo dall’umanità, ma anche da un percorso di cultura. Credo che questo diritto debba essere realizzato”. Rispondendo alla domanda sulla paura del diverso, il religioso ha affermato che bisogna “ritornare ai volti, bisogna guardare alla comune umanità che ci unisce: a quel punto con tutti i limiti e le difficoltà riuscire a vedere che la diversità alla fine è come un arcobaleno dai colori diversi“.