La diocesi di San Cristóbal de Las Casas in questi giorni è al centro delle visite della Commissione per la Pastorale Biblica della Conferenza Episcopale del Messico (Cem), guidata da Mons. Florencio Armando Colin.
Infatti viene portato avanti da 35 anni, dai sacerdoti Missionari del Sacro Cuore e di Santa Maria di Guadalupe, insieme ad alcuni sacerdoti della zona e catechisti delle parrocchie, la traduzione del Nuovo Testamento nella lingua tsotsil, parlato nella zona di Huixtán.
C’è stata molta partecipazione delle comunità, giovani e anziani, che hanno contribuito alla traduzione secondo l’idioma del luogo. La revisione della Commissione della Cem è stata fatta analizzando i principali testi biblici e, malgrado non sia stata fatta parola per parola ma secondo il significato e il senso della traduzione in tsotsil, è stata verificata la fedeltà ai testi originali, alla dottrina della Chiesa e alla cultura locale.
Già negli anni ottanta Samuel Ruiz, allora vescovo di San Cristóbal de Las Casas, dispose che ogni evangelizzatore dovesse imparare almeno una delle sette lingue indigene parlate in Chiapas. Egli parlava lo tzotzil e lo scelse come lingua sacra. In questa lingua iniziò a tradurre la Bibbia.
Sono stati esaminati particolarmente i testi cristologici, quelli sacramentali e quelli ecclesiologici. Si aspetta ora l’approvazione finale della CEM, che lo esaminerà nella riunione del prossimo aprile.Il tzotzil è una lingua che viene dai Maya ed è parlata soprattutto sugli altopiani del Chiapas, dai popoli di etnia tzotzil,gruppo etnico di indios americani. Secondo i dati del censimento del 2010 effettuato dall’Instituto Nacional de Estadística y Geografía (INEGI), i locutori di tzotzil in Messico sono 429.168.