Di quella tragedia di 18 anni fa ha ricordato l’arcivescovo Tommaso Valentinetti: “Ho dovuto celebrare il funerale dei 27 bambini a San Giuliano di Puglia. Ero diventato vescovo da due anni. E’ stato il funerale più difficile della mia vita. Mi sono chiesto perché la casa di fronte alla scuola non è crollata e la scuola è crollata?”. Messa solenne a San Giuliano nel Giorno della Memoria. Sono state accese le fiaccole dalle famiglie e liberati i palloncini. Nel palazzetto dello sport, invece, sono stati collocati dei lumicini a forma di cerchio a ricordo delle vittime. E il parroco del paese ha impartito la benedizione. L’iniziativa si è conclusa al cimitero del paese. Ancora una volta la commozione ed il silenzio ha dominato l’evento.
San Giuliano, cancellata la classe ’96
18 anni fa il crollo che ha cancellato la classe 1996 del paese e spezzato la vita della comunità. Le cerimonie in forma ridotta a causa dei protocolli Covid. La messa solenne celebrata nella Chiesa madre di San Giuliano di Puglia ha chiuso la commemorazione dei 27 bambini e della loro insegnante Carmela Ciniglio, il Giorno della Memoria, iniziato il 31 ottobre con la cerimonia in cimitero. La sera, invece, nel Parco della Memoria, si sono ritrovate le famiglie dei piccoli morti nel crollo della scuola Jovine.
Per non dimenticare
Il Comitato Vittime della scuola ha organizzato una manifestazione in maniera statica, senza corteo. Così come richiesto dall’emergenza da Covid-19. Accedendo delle fiaccole. E facendo poi volare dei palloncini bianchi ed uno rosso dedicato alla maestra Carmela Ciniglio. “A San Giuliano- spiega il sindaco Giuseppe Ferrante- non solo il 31 ottobre, ogni giorno alle 11.32 ci si ferma nel ricordo delle piccole vittime. A distanza di 18 anni il paese pian piano è ripartito. Sia a livello sociale. Sia come sicurezza delle scuole. Perché spero sia di insegnamento soprattutto da questo punto di vista. Anche se c’è tanta strada da fare”.