La liturgia del giorno, che offre alla meditazione il passo della Genesi con la creazione dell’uomo, e il salmo 8 con il versetto “Signore, che cosa è mai l’uomo perché di lui Ti ricordi?” hanno guidato la riflessione del Papa nell’omelia a S. Marta nella quale ha parlato di tre doni, come riferisce la Radio Vaticana.
“Dio – ha detto il S. Padre – prima di tutto, ci ha dato il ‘dna’, cioè ci ha fatto figli, ci ha creati a Sua immagine, a Sua immagine e somiglianza, come Lui. E quando uno fa un figlio, non può andare indietro: il figlio è fatto, è lì. E che gli assomigli tanto o poco assomiglia al padre, alle volte no, ma è figlio; ha ricevuto l’identità. E se il figlio diventa buono, il padre è orgoglioso di quel figlio, no?, ‘ma guarda che bravo!’. E se è un po’ bruttino, ma, il padre dice: ‘E’ bello!’, perché il padre è così. Sempre. E se è cattivo, il padre lo giustifica, lo aspetta…, Gesù ci ha insegnato come un padre sa aspettare i figli. Ci ha dato questa identità di figlio: uomo e donna; dobbiamo aggiungere: figli. Siamo ‘come dei’, perché siamo figli di Dio”.
Strettamente connesso alla creazione dell’uomo è, ovviamente, il resto del creato. E per questo l’uomo ha un “compito”: Dio “ci ha dato tutta la terra”, da “dominare” e “soggiogare”, come recita la Genesi. Una “regalità” donata all’uomo perché Dio non lo vuole “schiavo” bensì “signore” con un incarico ben preciso: “Come Lui ha lavorato nella Creazione, ha dato a noi il lavoro, ha dato il lavoro di portare avanti il Creato. Non di distruggerlo; ma di farlo crescere, di curarlo, di custodirlo e farlo portare avanti. Ha dato tutto. E’ curioso, penso io: ma non ci ha dato i soldi. Abbiamo tutto. I soldi chi li ha dati? Non lo so. Dicono le nonne, che il diavolo entra dalle tasche: può essere … possiamo pensare a chi ha dato i soldi … Ha dato tutto il Creato per custodirlo e portarlo avanti: questo è il dono. E finalmente, Dio creò l’uomo a Sua immagine, maschio e femmina li creò”.
L’ultimo dono di Dio nella creazione è l’amore, a partire da quello che unisce l’uomo e la donna: “Maschio e femmina li creò. Non è buono che l’uomo viva da solo. E ha fatto la compagna” ha spiegato il Papa, che immagina “un dialogo di amore” il primo tra l’uomo e la donna. “Ringraziamo il Signore – ha concluso il Papa – per questi tre regali che ci ha dato: l’identità, il dono-compito e l’amore. E chiediamo la grazia di custodire questa identità di figli, di lavorare sul dono che ci ha dato e portare avanti con il nostro lavoro questo dono, e la grazia di imparare ogni giorno ad amare di più”.