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Memorie giubilari tra simboli e curiosità

“Giubileo, Giubilei-Luoghi e itinerari, simboli e memorie dell'Anno Santo cristiano”: il 28 novembre a Roma la presentazione del libro di Gianpietro Olivetto (edizioni All Around)

Un viaggio nella storia, ma anche tra memorie, simboli e curiosità. Il Giubileo 2025 si aprirà ufficialmente il 24 dicembre 2024 alle ore 19 con la celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro  Si intitola “Giubileo, Giubilei-Luoghi e itinerari, simboli e memorie dell’Anno Santo cristiano”. Ed è il libro in cui Gianpietro Olivetto (edizioni All Around) racconta della tomba di Pietro, della Veronica e della Sindone. Spiega quali sono i luoghi dell’Anno Santo a Roma e in Italia e perché Gerusalemme e la Palestina, la Turchia e la Città del Vaticano costituiscono l’ideale itinerario del cristianesimo. Il libro è opera di un cronista di lungo corso (ex Rai, Mattino di Napoli, vari giornali veneti) e sarà presentato a Roma da Paolo Conti e Rossella Santilli il 28 novembre alla Fondazione per il giornalismo “Paolo Murialdi”. L’autore si sofferma sul protagonista di ogni Giubileo, la figura di Gesù, personaggio storico e spartiacque del tempo.  Il volume include un utile glossario e descrive il pellegrinaggio nel cristianesimo e nelle principali religioni, le vie di fede e le guide dei “romei” (così in età medievale si chiamavano anche i fedeli che si mettevano in viaggio per Roma), le basiliche maggiori e il “giro delle sette chiese”.

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Foto di Guy da Pixabay

Memorie giubilari

Il Giubileo, o Anno del Perdono, indica un periodo dedicato alla conversione e al cambiamento, alla riconciliazione (con se stessi, con gli altri, con l’ambiente e con Dio). Quello del 2025 – che si apre la vigilia di Natale 2024 e si chiude con l’Epifania 2026 – è il 27.mo Anno Santo ordinario della Chiesa cattolica. Ma ci sono stati anche 96 Giubilei straordinari. Ed ancora si celebrano Anni Santi locali e la Perdonanza, all’Aquila, che è all’origine di tutto e che ricorre ogni anno. Fu Celestino V, nell’agosto del 1294, ad aprire la Porta Santa, la prima della storia, nella basilica di Santa Maria di Collemaggio, appena fuori la cinta muraria del capoluogo abruzzese. Nel 1300 Bonifacio VIII indisse il primo Giubileo (Dante ne fu cronista), stabilendo che avesse cadenza secolare. Clemente VI decretò che ci fosse un Giubileo ogni 50 anni, a partire dal 1350. Nel 1470 Paolo II stabilì infine che l’Anno Santo ordinario cadesse ogni 25. Una tradizione, salvo eccezioni, da allora rispettata. Il libro – corredato da immagini d’epoca – spiega come nasce il Giubileo, il significato della Porta Santa e cos’è l’indulgenza. E ripercorre la storia degli Anni Santi e la storia dell’Italia e dell’Europa dal 1300 ad oggi.

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Foto di Simone Savoldi su Unsplash

Eventi

Ci furono un Giubileo senza il Papa (stava ad Avignone) ed altri con due Pontefici (per lo scisma d’Occidente). Vennero Anni del Perdono segnati dalla peste e dalle guerre, dal commercio delle indulgenze, dal rogo di Giordano Bruno, dalle opere di grandi santi e di artisti quali Bernini e Borromini, dalle rivoluzioni e dalla restaurazione. Nel 1800 e nel 1850 i Giubilei non si tennero e nel 1875 l’Anno Santo dell’ultimo Papa Re si svolse a porte chiuse. Papa Francesco ha annunciato il Giubileo del 2025 l’11 febbraio 2022 e l’ha indetto formalmente il 9 maggio 2024, con la bolla Spes non confundit. Roma attende tra i 32 e i 35 milioni di pellegrini ed ha avuto un forte sostegno economico per migliorare il suo aspetto; nell’arco dei dodici mesi si terranno, nella capitale, una quarantina di grandi eventi. In particolare le canonizzazioni sono, da sempre, un momento centrale nella storia degli Anni Santi. Ricordiamo, tra gli altri, la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, da parte di Papa Francesco il 4 settembre 2016, durante il Giubileo della Misericordia, suor Faustina Kowalska canonizzata da papa Giovanni Paolo II nel grande Giubileo del 2000, e santa Maria Goretti, elevata agli onori degli altari nel Giubileo del 1950 da papa Pio XII. Il Giubileo del 2025 racconterà alla Chiesa universale e al mondo la storia di santità di due giovani, dunque, che nella loro vita sono stati testimoni autentici della “Speranza che non delude”.

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Foto Vatican News

Santi dei giovani

“L’anno prossimo, nel Giubileo degli adolescenti, canonizzerò il beato Carlo Acutis e nel Giubileo dei giovani il beato Pier Giorgio Frassati”, ha ufficializzato Jorge Mario Bergoglio. Carlo Acutis diventerà santo durante la celebrazione eucaristica di domenica 27 aprile 2025. Cioè nella messa che chiuderà le Giornate giubilari dedicate ai ragazzi e alle ragazze. Il giovane torinese, invece, salirà agli onori degli altari durante la messa del 3 agosto 2025, come evento culminante del Giubileo dei giovani. Lo scorso 23 maggio Papa Francesco aveva approvato il decreto per la canonizzazione di Carlo Acutis, il giovane laico lombardo innamorato dell’eucaristia con una passione dell’informatica, definito da molti “un influencer della santità”. Acutis, nato nel 1991 e morto nel 2006 di leucemia fulminante in odore di santità, era stato beatificato da Francesco il 10 ottobre del 2020, ad Assisi dov’è sepolto. Piergiorgio Frassati, invece, nato nel 1901 e morto a soli 24 anni, era un giovane studente torinese, terziario domenicano e attivo in Azione Cattolica, in Fuci e tra i Vincenziani. È uno dei più noti e amati beati tra le nuove generazioni di cattolici, considerato uno dei santi “sociali” italiani, con una vita donata completamente ai più bisognosi. Membro di una famiglia agiata, figlio di Alfredo Frassati direttore de La Stampa di Torino, era dedito alla preghiera e ai fragili. È amato anche come “santo delle vette”, perché amava scalare le montagne accompagnando i suoi amici sulle cime più alte, per guardare meglio il cielo. “Duc in Altum”, scriveva il “ragazzo delle otto beatitudini” a chiusura delle tante lettere che scriveva ai tantissimi amici. Fu beatificato da Giovanni Paolo II nel 1990.

 

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