Marcia della Pace nel paese di Papa Giovanni

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Sarà una croce costruita con i legni dei barconi approdati a Lampedusa, benedetta e autografata da Papa Francesco, ad aprire la Marcia della Pace giunta alla 50^ edizione. Un anniversario speciale che riporta l'appuntamento a Sotto il Monte, paese natale di Papa Giovanni XXIII che ospitò anche la prima edizione nel 1967, a cinque anni dalla promulgazione dell'enciclica “Pacem in Terris”, avvenuta l'11 aprile 1962. La marcia è promossa da Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace; Pax Christi Italia; ​Caritas Italiana e ​Azione Cattolica Italiana.

Per la diocesi di Bergamo il capodanno 2018 ha poi un significato particolare perché nei primi giorni del mese di giugno l’urna con il corpo di Papa Giovanni tornerà a Bergamo e a Sotto il Monte, nella ricorrenza di alcuni anniversari: il 60° dell’elezione (28 ottobre 1958), il 55° della morte (3 giugno 1963), il 50° del nuovo Seminario diocesano, da lui voluto e che avrebbe desiderato inaugurare. “Si tratta di un dono – afferma in proposito il vescovo mons. Francesco Beschi – che mi auguro raccolga non solo molte persone, ma diventi espressione di sentirsi popolo che abita le terre esistenziali dell’uomo fin nelle periferie della fragilità, diventi occasione di sostegno nell’impegno della vita cristiana, alla luce della testimonianza e della santità dell’indimenticato Pontefice, che torna oggi a consegnarci la responsabilità della pace nella società e dell’ecumenismo nella Chiesa, diventi momento per rivivere la pentecoste dello spirito del Concilio Vaticano II”.

La Marcia partirà da Calusco d’Adda per raggiungere Sotto il Monte, dove al termine mons. Beschi celebrerà la Messa. La distanza da percorrere è di circa 4 Km. L’appuntamento è alle 16.30. Sono previste quattro tappe con momenti di riflessione, di confronto e di testimonianza seguendo il filo del messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace del 1 gennaio 2018 “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”. Alcuni Vescovi e una Pastora presiederanno la riflessione. Verranno proposte alcune testimonianze dirette e personali di migranti e rifugiati o di progetti di accoglienza e integrazione.

La Marcia avrà anche un gesto concreto di condivisione con la “cena digiuno“: il ricavato di quanto raccolto con le offerte dell’equivalente della cena per i più bisognosi, andrà a vantaggio del progetto “Lavoro per e con…” che svilupperà l’avviamento di una attività lavorativa per giovani disoccupati italiani e non, nelle Valli Bergamasche, attraverso la riqualificazione di aree boschive e di terreni di proprietà dell’Istituto Diocesano del Sostentamento del Clero, sullo sviluppo della filiera boschi, legna, energia. Nel corso della presentazione, don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi, ha commentato: “E' dal 31 dicembre 1968 che Pax Christi organizza la Marcia della Pace la notte di Capodanno. Fu fatta proprio a Sotto il Monte, 50 anni fa, sulle orme di Papa Giovanni XXIII e con la presenza di Padre David Maria Turoldo. Una scelta alternativa a veglioni e cenoni per ricordare a se stessi e a tutti che il nuovo anno deve vederci impegnati, ogni giorno per la pace”.

Alla Marcia ha sempre partecipato mons. Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, ultimo vescovo italiano vivente tra quanti parteciparono al Concilio Vaticano II, che interverrà nel corso della prima tappa a Calusco d'Adda.

Andrea Acali: