Un aspetto particolare emerge nel contesto dell’Anno “Famiglia Amoris Laetitia“. Ed è la volontà di un maggiore coinvolgimento delle coppie di sposi. Nelle strutture diocesane e parrocchiali. Per impostare la pastorale familiare e di un approfondimento della formazione degli operatori pastorali. Dei seminaristi. E dei presbiteri. Perché, collaborando con le famiglie, siano all’altezza delle sfide del mondo di oggi.
Sposi e Chiesa domestica
A questo scopo, secondo il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, sarà importante far funzionare la reciprocità tra la “famiglia-Chiesa domestica” e la Chiesa. Affinché si scoprano e si valorizzino l’una come dono insostituibile per l’altra. L’obiettivo è quello di promuovere nelle famiglie la loro naturale vocazione missionaria. Creando momenti di formazione all’evangelizzazione e iniziative missionarie. On occasioni come la formazione ai sacramenti dei figli, i matrimoni, gli anniversari o momenti liturgici importanti.
Ruolo centrale
L’esperienza della pandemia ha messo maggiormente in luce il ruolo centrale della famiglia come Chiesa domestica. E ha evidenziato l’importanza dei legami tra famiglie. Attraverso le diverse iniziative a carattere spirituale, pastorale e culturale, il Papa intende rivolgersi a tutte le comunità ecclesiali nel mondo. Esortando ogni persona a essere testimone dell’amore familiare. La Santa Sede collaborerò con parrocchie, diocesi, università, movimenti ecclesiali e associazioni familiari. Saranno messi a disposizione strumenti di spiritualità familiare e altri sussidi di formazione pastorale.