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Madonna di Zapopan: 2 milioni di fedeli al pellegrinaggio

La fede cattolica dei messicani si è espressa pubblicamente nel tradizionale pellegrinaggio della Vergine di Zapopan, città del Messico centro-occidentale (Jalisco) posta nell'area metropolitana di Guadalajara, con circa un milione di abitanti. Quasi due milioni di fedeli hanno accompagnarono “La Generala”, al suo ritorno nella Basilica come accade ogni anno il 12 ottobre da quasi 300 anni. I Cardinali Francisco Robles Ortega, Arcivescovo di Guadalajara, e Juan Sandoval Iñiguez, Arcivescovo emerito della stessa circoscrizione ecclesiastica, hanno accompagnato i fedeli.

Il pellegrinaggio

All’inizio e al termine del pellegrinaggio, i Porporati hanno commentato la realtà del popolo messicano, che mostra il suo rifiuto dell'aborto e il suo sostegno alla vita dal momento del concepimento. Il Cardinale Sandoval Iñiguez ha sottolineato che quando i cattolici non sono coerenti con la loro fede, allora le autorità federali agiscono in un certo modo contro la libertà e la famiglia. Nella messa di benvenuto alla Vergine a Zapopan, il Cardinale Francisco Robles, ha affermato che il diritto fondamentale di ogni persona è quello alla vita. “Le ideologie vogliono imporre il loro programma sulla società e pian piano stanno minando le coscienze, al punto che fanno sembrare buono qualcosa che non lo è, finendo per confondere ed erodere valori e paradossalmente, proprio i diritti più elementari come la vita e la libertà di coscienza” he detto riportato da Agenzia Fides. Il Cardinale Robles Ortega ha sottolineato che non si può parlare di una “rifondazione di Jalisco” senza la Vergine Maria, facendo riferimento al programma del governo statale: “Una rifondazione di Jalisco non può rinunciare alle sue radici, non può rinunciare alla sua storia centenaria, non può essere rifondata al di fuori di Gesù Cristo, della Vergine Maria e dei valori del suo regno di giustizia, pace, amore, solidarietà e fraternità”, ha concluso. 

Cartello narcos

Jalisco è uno stato del Messico situato nella parte occidentale del paese e affacciato sull'oceano Pacifico noto al mondo per la forte presenza di cartelli narcos. Lo scorso settembre, nei pressi di Guadalajara, era stata scoperta una fossa comune contenente almeno 29 corpi chiusi in 119 buste di plastica. Al momento, “abbiamo 13 corpi completi e 16 incompleti, per un totale di 29”, aveva spiegato Gerardo Solis, procuratore capo dello Stato di Jalisco. Secondo i dati della Procura di Stato, da inizio anno sono state rinvenute 27 fosse comuni clandestine con un totale di 123 corpi, di cui 28 identificati e almeno altri 20 in procinto. Si tratta di un’area dove il cartello di Jalisco Nueva Generacio’n, guidato da Nemesio Oseguera Cervantes, “el Mencho”, è più radicato. Il cartello è considerato dalle autorità messicane la piu’ grande organizzazione criminale nel Paese precedendo il cartello di Sinaloa, indebolito dopo la caduta del suo leader, Joaquin “El Chapo” Guzman.

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