“Voi offrite un contributo importante alle famiglie per la loro missione educativa verso i fanciulli, i ragazzi e i giovani”. Sono le parole di Papa Francesco nell’incontro con gli aderenti all’Associazione delle Guide e degli Scouts Cattolici Italiani (Agesci). Questa mattina circa 90mila ragazzi hanno colorato con la loro festosa presenza piazza San Pietro. Il Santo Padre ha esordito con queste parole: “Vi dirò una cosa – ma non vantatevi! – : voi siete una parte preziosa della Chiesa in Italia. Grazie!”. Il successore di Pietro ha osservato che i genitori affidano i propri figli all’Agesci “perché sono convinti della bontà e saggezza del metodo scout, basato sui grandi valori umani, sul contatto con la natura, sulla religiosità e la fede in Dio; un metodo che educa alla libertà nella responsabilità”.
Durante il discorso il Pontefice ha ricordato la telefonata che ha fatto l’anno scorso quando erano radunati nella grande route nazionale di San Rossore e ha citato il loro fondatore, Lord Baden Powell, che affermava come lo scoutismo sia “basato sulla religione, cioè sulla presa di coscienza di Dio e sul suo Servizio”. Il vescovo di Roma ha esortato l’Agesci ad apportare nella Chiesa “un nuovo fervore evangelizzatore e una nuova capacità di dialogo con la società” creando ponti e non muri. A tale scopo è necessario che “i singoli gruppi non perdano il contatto con la parrocchia del luogo, dove hanno la loro sede, ma che in molti casi non frequentano, perché, pur svolgendo là il loro servizio, provengono da altre zone”. “Vi ringrazio tutti – ha concluso – lupetti e coccinelle, esploratori e guide, rover e scolte, comunità capi e sacerdoti assistenti. Vi accompagno con la mia preghiera, ma chiedo anche a voi di pregare per me”.